Nivolumab mostra attività antitumorale nel carcinoma nasofaringeo
Nivolumab ( Opdivo ) ha mostrato una promettente attività clinica tra i pazienti con carcinoma nasofaringeo recidivante o metastatico.
Il carcinoma rinofaringeo è endemico in alcune parti dell'Asia e del Nord Africa ed è associato eziologicamente al virus di Epstein-Barr.
In uno studio di fase II a braccio singolo, è stata valutata la monoterapia con Nivolumab in 45 pazienti ( età media, 57 anni; 77.8% uomini ) con carcinoma nasofaringeo recidivante o metastatico.
Tutti i pazienti avevano ricevuto almeno una linea precedente di chemioterapia a base di Platino.
Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) era l'endpoint primario, mentre gli endpoint secondari comprendevano la sopravvivenza e la tossicità.
Il periodo di follow-up mediano è stato di 12.5 mesi per 28 pazienti in vita.
E' stato osservato un tasso di risposta obiettiva del 20.5% tra i 44 pazienti valutabili, con un paziente che ha ottenuto una risposta completa e otto pazienti che hanno ottenuto una risposta parziale.
Il 20% ( n=9 ) dei pazienti ha ricevuto Nivolumab per più di 12 mesi.
La sopravvivenza globale mediana era di 17.1 mesi ( IC 95%, 10.8 - Non-raggiunto ).
Il tasso di sopravvivenza globale a 1 anno era del 59% ( IC 95%, 44.3-78.5 ) e di sopravvivenza libera da progressione a 1 anno del 19.3% ( IC 95%, 10.1-37.2 ).
Una analisi descrittiva ha mostrato che i pazienti che rispondevano avevano più probabilità di avere tumori con un'espressione di PD-L1 superiore all'1%.
Il 33% dei pazienti con espressione di PD-L1 tumorale superiore all'1% ha risposto a Nivolumab contro il 13% dei pazienti i cui tumori non esprimevano PD-L1.
Tuttavia, questa differenza non ha raggiunto la significatività statistica.
Inoltre, una percentuale maggiore di pazienti con mancanza di espressione di una o entrambe le proteine HLA di classe 1 ( antigene leucocitario umano ) ha raggiunto la sopravvivenza senza progressione a 1 anno rispetto ai pazienti che hanno espresso entrambe le proteine ( 30.9% versus 5.6%; P = 0.01 ).
Il trattamento è apparso ben tollerato, con il 10.3% dei pazienti che ha interrotto il trattamento a causa di un evento avverso.
Dei 45 pazienti valutabili per tossicità, il 22.2% ha presentato un evento avverso di grado 3 o superiore.
Gli eventi avversi più comuni sono stati: colite, diarrea, affaticamento, aumento del livello di aspartato transaminasi [ AST ] o alanina aminotransferasi [ ALT ], neutropenia, iponatriemia e linfopenia.
Un paziente è morto di tubercolosi polmonare durante il trattamento. ( Xagena2018 )
Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2018
Onco2018 Neuro2018 Oto2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Chemioterapia di induzione seguita da radioterapia versus chemioradioterapia nel carcinoma rinofaringeo
La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...
Chemioradioterapia concomitante seguita da Cisplatino - Gemcitabina adiuvante versus chemioterapia Cisplatino - Fluorouracile per il carcinoma nasofaringeo N2-3
I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...
Camrelizumab più Apatinib nei pazienti con carcinoma rinofaringeo ricorrente o metastatico
Gli inibitori del checkpoint immunitario combinati con la terapia antiangiogenica hanno una potenziale attività antitumorale sinergica. Sono state studiate l'attività...
Ruolo della chemioterapia nei pazienti con carcinoma rinofaringeo trattati con radioterapia: studio MAC-NPC
Precedentemente, la meta-analisi del gruppo cooperativo MAC-NPC aveva mostrato che l'aggiunta della chemioterapia adiuvante alla chemioradioterapia concomitante aveva il più...
Iperfrazionamento rispetto al frazionamento standard nella radioterapia a intensità modulata per i pazienti con carcinoma rinofaringeo ricorrente localmente avanzato
La reirradiazione nel frazionamento standard per il carcinoma rinofaringeo ricorrente localmente avanzato dopo un precedente ciclo di radioterapia ad alte...
Inibitori di PD-1: Loqtorz basato su Toripalimab per il carcinoma nasofaringeo. Approvazione della FDA
La Food and Drug Administration ( FDA ) ha approvato Loqtorz ( Toripalimab-tpzi; Toripalimab ) con Cisplatino e Gemcitabina per...
Monoterapia con Pembrolizumab versus chemioterapia nel tumore nasofaringeo, recidivante o metastatico, pretrattato con Platino: studio KEYNOTE-122
Pembrolizumab ( Keytruda ) aveva già dimostrato una solida attività antitumorale e una sicurezza gestibile in uno studio di fase...
Valutazione della riduzione sostanziale della dose e del campo di radioterapia nei pazienti con carcinoma orofaringeo associato al papillomavirus umano trattati con chemioradioterapia definitiva
Diverse strategie di de-escalation per il carcinoma orofaringeo ( OPC ) associato al papillomavirus umano ( HPV ) si sono...
Rischio di ictus nei sopravvissuti al tumore rinofaringeo
È stato determinato il rischio di ictus e morte entro 30 giorni dall'ictus nei sopravvissuti al cancro rinofaringeo ( NPC...