Radioterapia più Cisplatino o Cetuximab nel tumore orofaringeo positivo al papillomavirus umano a basso rischio: studio De-ESCALaTE HPV
L'incidenza del tumore orofaringeo positivo al papillomavirus umano ( HPV ), una malattia che colpisce i pazienti più giovani, è in rapido aumento.
Cetuximab ( Erbitux ), un inibitore del recettore del fattore di crescita epidermico, è stato proposto per ridurre la tossicità del trattamento standard con Cisplatino in questo contesto, ma non esistono prove randomizzate per l'efficacia di questa strategia.
È stato condotto uno studio di fase 3, randomizzato, controllato, in aperto, in 32 Centri di trattamento del testa-collo in Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito, in pazienti di età pari o superiore a 18 anni con neoplasia orofaringea a basso rischio HPV-positiva ( non-fumatori o fumatori per tutta la vita con una storia di fumo inferiore a 10 anni-pacchetto ).
I pazienti eleggibili sono stati assegnati in modo casuale a ricevere, oltre alla radioterapia ( 70 Gy in 35 frazioni ), Cisplatino per via endovenosa ( 100 mg/m2 nei giorni 1, 22 e 43 della radioterapia ) o Cetuximab per via endovenosa ( 400 mg/m2 dose di carico seguita da 7 infusioni settimanali di 250 mg/m2 ).
L'esito primario era rappresentato da eventi di tossicità complessivi ( grado 3-5 ) a 24 mesi dalla fine del trattamento.
L'esito primario è stato valutato mediante analisi intention-to-treat e per-protocol.
Tra il 2012 e il 2016, sono stati reclutati 334 pazienti ( 166 nel gruppo trattato con Cisplatino e 168 nel gruppo trattato con Cetuximab ).
La tossicità complessiva ( acuta e tardiva ) grave ( grado 3-5 ) non differiva significativamente tra i gruppi di trattamento a 24 mesi ( numero medio di eventi per paziente 4.8 con Cisplatino vs 4.8 con Cetuximab; P=0.98 ).
A 24 mesi, la tossicità complessiva di tutti i gradi non ha mostrato differenze significative ( numero medio di eventi per paziente 29.2 con Cisplatino vs 30.1 con Cetuximab; P=0.49 ).
Tuttavia, vi era una differenza significativa tra Cisplatino e Cetuximab nella sopravvivenza globale a 2 anni ( 97.5% vs 89.4%, hazard ratio, HR=5.0; P=0.001 ) e nella recidiva a 2 anni ( 6.0% vs 16.1%, 3.4; P=0.0007 ).
Rispetto al regime standard di Cisplatino, Cetuximab non ha mostrato alcun beneficio in termini di ridotta tossicità, ma ha invece mostrato un significativo danno in termini di controllo del tumore.
Il Cisplatino e la radioterapia dovrebbero essere usati come standard di cura per i pazienti a basso rischio HPV-positivi che sono in grado di tollerare il Cisplatino. ( Xagena2019 )
Mehanna H et al, Lancet 2019; 393: 51-60
Onco2019 Oto2019 Inf2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Chemioradioterapia concomitante seguita da Cisplatino - Gemcitabina adiuvante versus chemioterapia Cisplatino - Fluorouracile per il carcinoma nasofaringeo N2-3
I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...
Camrelizumab più Apatinib nei pazienti con carcinoma rinofaringeo ricorrente o metastatico
Gli inibitori del checkpoint immunitario combinati con la terapia antiangiogenica hanno una potenziale attività antitumorale sinergica. Sono state studiate l'attività...
Ruolo della chemioterapia nei pazienti con carcinoma rinofaringeo trattati con radioterapia: studio MAC-NPC
Precedentemente, la meta-analisi del gruppo cooperativo MAC-NPC aveva mostrato che l'aggiunta della chemioterapia adiuvante alla chemioradioterapia concomitante aveva il più...
Iperfrazionamento rispetto al frazionamento standard nella radioterapia a intensità modulata per i pazienti con carcinoma rinofaringeo ricorrente localmente avanzato
La reirradiazione nel frazionamento standard per il carcinoma rinofaringeo ricorrente localmente avanzato dopo un precedente ciclo di radioterapia ad alte...
Valutazione della riduzione sostanziale della dose e del campo di radioterapia nei pazienti con carcinoma orofaringeo associato al papillomavirus umano trattati con chemioradioterapia definitiva
Diverse strategie di de-escalation per il carcinoma orofaringeo ( OPC ) associato al papillomavirus umano ( HPV ) si sono...
Rischio di ictus nei sopravvissuti al tumore rinofaringeo
È stato determinato il rischio di ictus e morte entro 30 giorni dall'ictus nei sopravvissuti al cancro rinofaringeo ( NPC...
Effetti della riduzione del trattamento con radioterapia versus chirurgia transorale per il carcinoma squamocellulare orofaringeo associato a virus HPV: studio ORATOR2
L'approccio ottimale per la riduzione del trattamento nei carcinomi orofaringei a cellule squamose ( OPSCC ) correlati al papillomavirus umano...
Effetto della chemioterapia di induzione con Paclitaxel, Cisplatino e Capecitabina rispetto a Cisplatino e Fluorouracile sulla sopravvivenza libera da fallimento per i pazienti con carcinoma nasofaringeo in stadio IVA-IVB
La chemioterapia di induzione aggiunta alla chemioradioterapia concomitante migliora significativamente la sopravvivenza per i pazienti con carcinoma nasofaringeo locoregionale avanzato,...
Effetto della sola radioterapia rispetto alla chemioradioterapia concomitante sulla sopravvivenza senza recidiva della malattia nei pazienti con carcinoma rinofaringeo a basso rischio
La chemioradioterapia concomitante è stata il trattamento standard per il carcinoma nasofaringeo ( NPC ) in stadio II sulla base...
Capecitabina adiuvante dopo concomitante trattamento chemioradioterapico nel carcinoma rinofaringeo locoregionale avanzato
L'induzione o la chemioterapia adiuvante con chemioradioterapia concomitante ( CCRT ) sono opzioni terapeutiche di prima linea per il trattamento...