Sviluppo del tumore di testa e collo guidato da papillomavirus umano: migliore prognosi associata a risposta immunitaria limitata a orofaringe


Nei carcinomi a cellule squamose della testa e del collo ( HNSCC ), la crescente incidenza di carcinomi squamosi dell'orofaringe ( OPSCC ) è attribuibile al papillomavirus umano ( HPV ).
Nonostante si presentino comunemente in fase tardiva, i carcinomi a cellule squamose dell’orofaringe guidati da HPV sono associati a prognosi migliore rispetto alla malattia in assenza di virus HPV.

Il DNA di HPV è anche rilevabile nei carcinomi squamosi non-orofaringei ( non-OPSCC ), ma il suo ruolo patogenetico e il significato clinico non sono chiari.

Gli obiettivi dello studio erano determinare se il virus HPV gioca un ruolo causale nei tumori non-OPSCC e indagare se HPV dia un beneficio di sopravvivenza in questi tumori.

I dati di metilazione del DNA sono stati utilizzati per classificare 464 tumori del testa-collo, e queste analisi sono state integrate con dati gnomici, istopatologici e di sopravvivenza per consentire un confronto completo tra tumori OPSCC e tumori non-OPSCC positivi ai trascritti di HPV.

I tumori guidati da HPV hanno rappresentato il 4.1% dei tumori non-OPSCC.

Indipendentemente dal sito anatomico, HPV e il tumore HNSCC hanno condiviso profili molto simili di espressione genica e di metilazione del DNA; caratteristiche istopatologiche non-cheratinizzanti, basaloidi; e mancanza di alterazioni di TP53 o CDKN2A.

Una sopravvivenza globale migliorata, tuttavia, è stata ampiamente limitata ai tumori OPSCC guidati da HPV, che sono stati associati a livelli aumentati di linfociti infiltranti il tumore rispetto ai tumori non-OPSCC guidati da HPV.

In conclusione, l’analisi ha identificato un ruolo causale per HPV nei carcinomi a cellule squamose non-orofaringei con positività ai trascritti in tutta la testa e il collo.
In particolare, tuttavia, i tumori non-orofaringei guidati da HPV manifestano un microambiente immunitario e un comportamento clinico distinti rispetto ai tumori orofaringei guidati da HPV. ( Xagena2016 )

Chakravarthy A et al, J Clin Oncol 2016; 34: 4132-4141

Onco2016 Neuro2016 Inf2016



Indietro

Altri articoli

I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...


Gli inibitori del checkpoint immunitario combinati con la terapia antiangiogenica hanno una potenziale attività antitumorale sinergica. Sono state studiate l'attività...


Precedentemente, la meta-analisi del gruppo cooperativo MAC-NPC aveva mostrato che l'aggiunta della chemioterapia adiuvante alla chemioradioterapia concomitante aveva il più...


La reirradiazione nel frazionamento standard per il carcinoma rinofaringeo ricorrente localmente avanzato dopo un precedente ciclo di radioterapia ad alte...



È stato determinato il rischio di ictus e morte entro 30 giorni dall'ictus nei sopravvissuti al cancro rinofaringeo ( NPC...


L'approccio ottimale per la riduzione del trattamento nei carcinomi orofaringei a cellule squamose ( OPSCC ) correlati al papillomavirus umano...


La chemioterapia di induzione aggiunta alla chemioradioterapia concomitante migliora significativamente la sopravvivenza per i pazienti con carcinoma nasofaringeo locoregionale avanzato,...


La chemioradioterapia concomitante è stata il trattamento standard per il carcinoma nasofaringeo ( NPC ) in stadio II sulla base...


L'induzione o la chemioterapia adiuvante con chemioradioterapia concomitante ( CCRT ) sono opzioni terapeutiche di prima linea per il trattamento...