Tumore nasofaringeo: l'aggiunta di Bevacizumab può rallentare la formazione di metastasi a distanza


L'aggiunta di Bevacizumab ( Avastin ) alla chemio-radioterapia standard è apparsa praticabile nel carcinoma nasofaringeo avanzato, probabilmente ritardando la progressione della malattia subclinica a distanza.

Tra i 44 pazienti esaminati, non sono state osservate emorragie di grado 3-4 o eventi avversi di grado 5.
Solo 9 pazienti ( 20% ) hanno avuto un'emorragia di grado 1-2 correlata al trattamento.

Lo studio Radiation Therapy Oncology Group 0615 ha coinvolto 46 pazienti con carcinoma nasofaringeo di stadio 2B-4B da 19 Centri in Nord America e Hong Kong nel periodo 2006-2009.

Il trattamento consisteva in tre cicli di Bevacizumab ( 15 mg/kg ) e Cisplatino ( 100 mg/m² ) somministrati ai giorni 1, 22 e 43 con radioterapia a intensità modulata alla dose di 70-Gy praticata giornalmente nell’arco di 33 giorni.

I pazienti sono stati successivamente sottoposti a 3 cicli di Bevacizumab ( 15 mg/kg ) e Cisplatino ( 80 mg/m² ), entrambi somministrati nei giorni 64, 85 e 106 dopo la radiazione, e a 3 cicli di Fluorouracile ( 1.000 mg/m² al giorno ) nei giorni 64-67, da 85 a 88 e 106-109 dopo la radioterapia.

L'analisi è stata effettuata su 44 dei 46 pazienti.
L'endpoint primario dello studio era la comparsa di emorragie di grado 4 correlate al trattamento, o qualsiasi evento avverso di grado 5, nel primo anno.
Il follow-up mediano è stato di 2.5 anni.

La sopravvivenza a 2 anni libera da progressione è stata del 74.7%, con sopravvivenza globale a 2 anni al 90.9%.

Si è notato che quest'ultima era superiore alle aspettative visti i risultati di precedenti controlli.
Questo fatto potrebbe essere dovuto a una migliore individuazione della malattia ricorrente con metodi di diagnostica per immagini sofisticati come la PET, in modo che il trattamento di salvataggio ( per esempio, re-irradiazione, chemioterapia ) venga iniziato in modo tempestivo.

Ad un follow-up medio di 2.5 anni, la stima dell'intervallo libero da progressione locoregionale è stata dell’ 83.7%, con un intervallo di 2 anni libero da metastasi a distanza del 90.8%.

Quattro pazienti ( 9% ) hanno presentato fallimento loco-regionale e 5 pazienti ( 11% ) hanno sviluppato metastasi a distanza; 9 pazienti sono andati incontro a 1 o più complicazioni correlate di grado 4 a livello ematico o del midollo osseo.
In un solo paziente si sono sviluppate due infezioni di grado 4 con neutrofili di grado 3-4.

Una persona ha manifestato acufene di grado 4, una trombosi di grado 4, una mucosite di grado 4, e due dolore di grado 4.

Dai risultati è emerso che l'aggiunta di Bevacizumab alla chemioterapia standard nel trattamento dei pazienti con carcinoma nasofaringeo è praticabile e potrebbe migliorare l'intervallo libero da metastasi a distanza.
Sebbene siano stati ottenuti risultati incoraggianti, il trattamento standard del carcinoma rinofaringeo richiede ancora la radioterapia. ( Xagena2011 )

Fonte: Lancet Oncology, 2011


Onco2011 Farma2011


Indietro

Altri articoli

La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...


La chemioterapia di induzione più chemioradioterapia concomitante è raccomandata per il carcinoma nasofaringeo avanzato a livello locoregionale, ma è associata...


I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...


Gli inibitori del checkpoint immunitario combinati con la terapia antiangiogenica hanno una potenziale attività antitumorale sinergica. Sono state studiate l'attività...


Precedentemente, la meta-analisi del gruppo cooperativo MAC-NPC aveva mostrato che l'aggiunta della chemioterapia adiuvante alla chemioradioterapia concomitante aveva il più...


La reirradiazione nel frazionamento standard per il carcinoma rinofaringeo ricorrente localmente avanzato dopo un precedente ciclo di radioterapia ad alte...


La Food and Drug Administration ( FDA ) ha approvato Loqtorz ( Toripalimab-tpzi; Toripalimab ) con Cisplatino e Gemcitabina per...


Pembrolizumab ( Keytruda ) aveva già dimostrato una solida attività antitumorale e una sicurezza gestibile in uno studio di fase...



È stato determinato il rischio di ictus e morte entro 30 giorni dall'ictus nei sopravvissuti al cancro rinofaringeo ( NPC...