Enhertu a base di Trastuzumab deruxtecan per il trattamento del carcinoma alla mammella metastatico o non-rimuovibile chirurgicamente, HER2-positivo
Enhertu, il cui principio attivo è Trastuzumab deruxtecan, è un medicinale indicato per il trattamento del tumore alla mammella metastatico o non-rimuovibile chirurgicamente.
Può essere impiegato solo se il cancro iperesprime HER2, ossia produce grandi
quantità di una proteina denominata HER2 sulla superficie delle cellule tumorali, consentendo a queste ultime di crescere più rapidamente.
Enhertu è utilizzato in monoterapia nei pazienti che hanno ricevuto due o più trattamenti a base di anti-HER2.
Enhertu viene somministrato per infusione in vena della durata di 90 minuti ogni 3 settimane. Se la
prima infusione di 90 minuti è ben tollerata, le infusioni successive possono essere somministrate
nell’arco di 30 minuti.
Il trattamento può essere continuato finché rimane efficace.
La dose dipende dal peso corporeo del paziente.
Poiché l’infusione può provocare reazioni allergiche, il paziente deve essere monitorato durante e dopo l’infusione per verificare l’eventuale manifestarsi di febbre e brividi. Qualora insorgano effetti
indesiderati, il medico può ridurre la dose o interrompere temporaneamente o definitivamente il
trattamento.
Il principio attivo di Enhertu, Trastuzumab deruxtecan, è costituito da due componenti attivi combinati:
a) Trastuzumab, un anticorpo monoclonale sviluppato per legarsi alla proteina
HER2, presente in grandi quantità su alcune cellule tumorali. Legandosi a HER2, Trastuzumab attiva le cellule del sistema immunitario, che quindi uccidono le cellule tumorali. Trastuzumab inoltre blocca la stimolazione della crescita delle cellule tumorali da parte di HER2. Circa un quarto dei casi di cancro al seno iperesprime HER2;
b) Deruxtecan, una sostanza tossica che uccide le cellule nel momento in cui cercano di dividersi e
moltiplicarsi. Si attiva quando il componente Trastuzumab si lega a HER2 ed entra nella cellula
tumorale. Deruxtecan blocca un enzima denominato topoisomerasi I, che interviene nella
duplicazione del DNA cellulare, necessaria per la formazione di nuove cellule. Tale azione impedisce la moltiplicazione delle cellule tumorali, che finiscono per morire.
Uno studio principale in corso ha mostrato che Enhertu è efficace nel ridurre le dimensioni del cancro nei pazienti con cancro al seno metastatico o non-rimuovibile chirurgicamente.
Tutti i pazienti avevano ricevuto due o più trattamenti a base di anti-HER2.
La massa tumorale si è ridotta in circa il 61% dei 184 pazienti trattati con la dose raccomandata di Enhertu.
Gli effetti indesiderati più comuni di Enhertu ( che possono riguardare più del 20% dei pazienti ) sono: nausea, stanchezza, vomito, alopecia, stipsi, appetito ridotto, anemia, neutropenia, diarrea, trombocitopenia, tosse, leucopenia e cefalea.
Gli effetti indesiderati gravi più comuni sono: neutropenia, anemia, nausea, stanchezza, leucopenia,
linfopenia, vomito, trombocitopenia, ipokaliemia, malattia polmonare
interstiziale ( malattia che provoca cicatrizzazioni nei polmoni ), diarrea, neutropenia febbrile, dispnea ( difficoltà di respirazione ), dolore addominale, appetito ridotto e livelli aumentati di alcuni enzimi del fegato ( alanina aminotransferasi ).
Enhertu si è dimostrato efficace nel ridurre le dimensioni del tumore, con una risposta al trattamento da parte di quasi due terzi dei partecipanti allo studio principale.
Gli effetti indesiderati di Enhertu sono simili a quelli di altri medicinali contenenti Trastuzumab, sebbene il rischio di malattia polmonare possa essere maggiore con Enhertu. Tali effetti indesiderati, inclusi quelli a carico dei polmoni, sono per lo più reversibili e possono essere gestiti modificando la dose e monitorando attentamente il paziente.
Pertanto l’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Enhertu sono superiori ai rischi. ( Xagena2020 )
Fonte: EMA, 2020
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