La mortalità nella sindrome obesità - ipoventilazione in forma grave è elevata e sostanzialmente maggiore rispetto a quella causata da apnea ostruttiva del sonno
L’obiettivo di uno studio è stato quello di verificare se la morbilità e la mortalità cardiovascolare differissero tra i pazienti con grave sindrome obesità-ipoventilazione sottoposti a ventilazione non-invasiva ( NIV ) rispetto ai pazienti con sindrome delle apnee ostruttive del sonno trattati con pressione positiva continua delle vie aeree ( CPAP ), e di identificare i predittori indipendenti di mortalità nella sindrome obesità-ipoventilazione.
Due coorti retrospettive di sindrome obesità - ipoventilazione e apnea ostruttiva del sonno sono state abbinate in un rapporto 1: 2 in base al sesso, all'età ( ± 10 anni ) e alla durata del tempo dall’inizio della terapia CPAP o NIV ( ± 6 mesi ).
Sono stati studiati 330 soggetti ( 110 pazienti con sindrome obesità - ipoventilazione e 220 pazienti con apnea ostruttiva del sonno ).
Il tempo medio di follow-up è stato di 7 ± 4 anni.
I tassi di mortalità a 5 anni sono stati il 15.5% nella coorte sindrome obesità - ipoventilazione e del 4.5% nella coorte sindrome delle apnee ostruttive del sonno ( p inferiore a 0.05 ).
I pazienti con sindrome obesità-ipoventilazione ha presentato un aumento di 2 volte ( odds ratio, OR = 2; 95% CI: 1.11-3.60 ) nel rischio di mortalità, mentre il rischio di andare incontro a un evento cardiovascolare è stato 1.86 volte maggiore ( OR = 1.86; 95% CI: 1.14-3-04 ).
Il diabete, la saturazione di ossigeno ( SaO2 ) diurna inferiore dell’83%, e la pressione positiva espiratoria ( EPAP ) inferiore a 7 cmH2O dopo la titolazione e l'adesione alla ventilazione non-invasiva inferiore alle 4 ore, erano in grado di predire in modo indipendente la sindrome obesità-ipoventilazione.
In conclusione, la mortalità associata alla sindrome obesità-ipoventilazione in forma grave risulta elevata e sostanzialmente maggiore rispetto alla mortalità da apnea ostruttiva del sonno.
La sindrome obesità-ipoventilazione grave deve essere considerata una malattia sistemica che richiede un approccio terapeutico multimodale. ( Xagena2015 )
Castro-Anon O et al, PLoS One 2015; 10: e0117808
Endo2015 Pneumo2015
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