Esposizione prenatale all’alcol e ritardo nel linguaggio nei bambini di 2 anni


Ricercatori del Telethon Institute for Child Health Research, a West Perth in Australia, hanno valutato l’associazione della dose e del tempo di esposizione prenatale all’alcol con un’acquisizione precoce del linguaggio.

È stato esaminato il ritardo nel linguaggio in una popolazione selezionata casualmente di bambini dell’Australia occidentale nati nel 1995-1996, le cui madri avevano accettato di partecipare a uno studio longitudinale sui comportamenti correlati alla salute e avevano completato il questionario ( n=1.739 ).

Le informazioni sul consumo di alcol sono state raccolte a 3 mesi dopo la nascita per 4 periodi; i 3 mesi pre-gravidanza e per ciascun trimestre in modo separato.

L’esposizione prenatale all’alcol è stata suddivisa in assente, bassa, moderato-pesante e smoderata, in base alla quantità totale consumata per settimana, quantità consumata per occasione e frequenza del consumo.

Per valutare il ritardo nel linguaggio è stata utilizzata la scala Ages & Stages Questionnaire.

Non sono state osservate associazioni tra bassi livelli di consumo di alcol e ritardo nel linguaggio in alcun periodo, benchè sia stato osservato un aumento non significativo del 30% nel rischio con livelli di consumo di alcol da moderato a pesante nel terzo trimestre.

I bambini esposti al bere smisurato da parte della madre nel secondo trimestre hanno mostrato un incremento, non-significativo, del rischio di ritardo del linguaggio di 3 volte, con stime simili per il terzo trimestre dopo controllo per le covariate.

In conclusione, questo studio non ha trovato un’associazione tra bassi livelli di esposizione prenatale all’alcol e ritardo nel linguaggio, in confronto a donne che si sono astenute dall’alcol durante la gravidanza.
Un aumento non-significativo di 3 volte nella probabilità di ritardo del linguaggio è stato riscontrato nei bambini di madri con bere smisurato nelle fasi finali della gravidanza.
Tuttavia, il piccolo numero di donne con abitudine al bere smisurato nella fase tardiva della gravidanza ha limitato il potere di questo studio. ( Xagena2009 )

O'Leary C et al, Pediatrics 2009;123: 547-554


Pedia2009 Gyne2009 Psyche2009


Indietro

Altri articoli

La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è una malattia epatica progressiva senza trattamento approvato. Resmetirom ( Rezdiffra ) è un...


I leiomiomi uterini sono i tumori benigni più comuni nelle donne in età fertile. Sebbene esistano diversi studi che riportano...


L'alcol è la principale causa di mortalità epato-correlata in tutto il mondo. L'asse intestino-fegato è considerato un fattore chiave nella...


I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...


HU6 è un acceleratore metabolico controllato che viene metabolizzato nel fegato nel disaccoppiatore mitocondriale 2.4-dinitrofenolo e aumenta l'utilizzo del substrato...


Il fattore di crescita dei fibroblasti 21 ( FGF21 ) regola il metabolismo e protegge le cellule dallo stress. Efruxifermina...


Una maggiore conoscenza delle cause di morte sarà essenziale per prevenire la morte prematura nelle malattie epatiche legate all’alcol. È...


Il carico globale della steatosi epatica non-alcolica ( malattia del fegato grasso non-alcolica; NAFLD ) è parallelo all'aumento dei tassi...


Sebbene l'incidenza dei tumori del tratto digerente ad esordio giovanile sia in aumento in tutto il mondo, i fattori di...


I benefici della profilassi antibiotica per i pazienti ospedalizzati con grave epatite correlata all'alcol non sono ben definiti. È stata determinata...