Le statine riducono il rischio di calcolosi e successiva colecistectomia
La calcolosi è la principale causa di morbilità nei Paesi occidentali ed è associata ad alti costi economici.
Le statine diminuiscono la biosintesi epatica del colesterolo e potrebbero dunque diminuire il rischio di calcoli di colesterolo riducendo la concentrazione di colesterolo nella bile, ma i dati relativi a questa associazione nell’uomo sono scarsi.
Un gruppo di Ricercatori dell’Ospedale Universitario di Basilea in Svizzera, ha studiato l’associazione tra uso di statine, fibrati o altri agenti per l’abbassamento dei livelli lipidici e il rischio di calcolosi incidente seguita da colecistectomia.
È stata condotta un’analisi caso-controllo utilizzando il database UK-GPRD ( General Practice Research Database ).
La popolazione studiata era composta per il 76% da donne.
La principale misura di esito era l’odds ratio ( OR ) aggiustato di sviluppare calcoli seguiti da colecistectomia in relazione all’esposizione a farmaci per abbassare i livelli lipidici.
In totale, sono stati identificati 27.035 pazienti con colecistectomia e 106.531 controlli, inclusi 2.396 pazienti e 8.868 controlli in terapia con statine.
Rispetto all’assenza di utilizzo, l’uso corrente di statine ( ultima prescrizione registrata entro 90 giorni prima della diagnosi di malattia ) era 1% per i pazienti e 0.8% per i controlli ( OR aggiustato:1.10 ) per 1-4 prescrizioni; 2.6% vs 2.4% ( OR aggiustato: 0.85 ) per 5-19 prescrizioni e 3.2% vs 3.7% ( OR aggiustato: 0.64 ) per 20 o più prescrizioni.
Gli OR aggiustati per uso corrente di statine definito come 20 o più prescrizioni sono risultati simili ( circa 0.6 ) tre le categorie di età, sesso e indice di massa corporea e tra le classi di statine.
In conclusione, l’uso a lungo termine di statine è risultato associato a una diminuzione del rischio di calcoli seguiti da colecistectomia. ( Xagena2009 )
Bodmer M et al, JAMA 2009; 302: 2001-2007
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