Psoriasi a placche: efficacia di Ixekizumab, un anticorpo monoclonale anti-IL-17a
I risultati di tre studi di fase 3 sull’efficacia di Ixekizumab ( Taltz ), un anticorpo monoclonale che agisce bloccando la interleukina 17a ( anti-IL-17a ), in pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave, sono stati pubblicati sul The New England Journal of Medicine ( NEJM ).
I tre studi di fase 3 ( UNCOVER-1, UNCOVER-2 e UNCOVER-3 ) hanno dimostrato l'efficacia e la sicurezza di Ixekizumab a 12 settimane e a 60 settimane.
UNCOVER-1, UNCOVER-2 e UNCOVER-3 sono studi in doppio cieco, multicentrici, in cui sono stati valutati più di 3.800 pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave.
Tutti e tre gli studi hanno valutato la sicurezza e l'efficacia di diversi regimi di dosaggio di Ixekizumab ( 80 mg ogni due o quattro settimane, a seguito di una dose iniziale di 160 mg ) rispetto al placebo dopo 12 settimane.
In tutti e tre gli studi, la sicurezza e l'efficacia di Ixekizumab sono state ulteriormente valutate dopo 60 settimane di trattamento.
In tutti e tre gli studi, una risposta clinicamente significativa al trattamento con Ixekizumab si è presentata dopo 12 settimane di trattamento e sono stati dimostrati elevati livelli di remissione dopo 60 settimane di trattamento.
In tutte le fasi di studio sono stati analizzati sia l’indicatore PASI ( Psoriasis Area Severity Index ) sia l’indicatore sPGA ( static Physician's Global Assessment ).
L'indicatore PASI misura la portata e la gravità della psoriasi valutando arrossamento, spessore e desquamazione delle lesioni cutanee ( classificate su una scala da 0 a 4 ), ponderata per la superficie di pelle coinvolta, mentre il sPGA è l'indicatore della valutazione del medico sulla gravità delle lesioni psoriasiche complessive di un paziente ed è una misura consigliata dall'Agenzia regolatoria statunitense, FDA ( Food and Drug Administration ), per valutare l'efficacia di un trattamento.
In tutti e tre gli studi, PASI e sPGA sono stati valutati anche a 60 settimane di trattamento.
Nello studio UNCOVER-1, Ixekizumab è stato somministrato ogni due settimane ed il risultato è stato significativamente superiore al placebo, con alti livelli di tollerabilità a 12 settimane.
La maggioranza dei pazienti trattati ha raggiunto il risultato di una pelle sostanzialmente pulita ( PASI 90 per il 70.9% di essi ) o completamente pulita ( PASI 100 e sPGA 0 per oltre il 35.3% ) con la completa risoluzione delle placche di psoriasi.
Negli studi UNCOVER-1 e UNCOVER-2, alti livelli di efficacia e tollerabilità sono stati raggiunti anche a 60 settimane di trattamento per i pazienti che avevano già ottenuto una risposta clinicamente significativa ( sPGA 0 o 1 ) a 12 settimane.
La maggioranza di questi pazienti ha raggiunto il risultato di una pelle sostanzialmente o completamente libera da placche.
Dopo 60 settimane di trattamento il 76.5% dei pazienti ha raggiunto PASI 90 ( pelle sostanzialmente pulita ) e oltre la metà di essi ha raggiunto la completa risoluzione delle placche psoriasiche ( PASI 100 ).
Nello studio UNCOVER-3, sono stati ottenuti alti livelli di successo terapeutico con la somministrazione di Ixekizumab ogni quattro settimane, fino a 60 settimane, in pazienti inizialmente trattati con il farmaco ogni due settimane.
In questo studio più della metà ( 55.3% ) dei pazienti ha raggiunto la completa risoluzione di placche sulla cute ( PASI 100 ). ( Xagena2016 )
Fonte: Eli Lilly, 2016
Dermo2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Artrite psoriasica: maggiore rischio cardiovascolare per i nuovi utilizzatori di IL-12/23, IL-17 versus inibitori del TNF
Nonostante un basso numero di eventi cardiovascolari avversi maggiori in generale, i pazienti con artrite psoriasica che iniziano di recente...
La malattia infiammatoria intestinale non è comune nella artrite psoriasica, psoriasi, spondilite anchilosante in seguito a trattamento con Secukinumab, un inibitore IL-17A
Gli eventi di malattia infiammatoria intestinale, tra cui la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, sono rari nei pazienti...
Clearance totale della cute alla settimana 12 nelle persone con psoriasi a placche da moderata a grave: superiorità di Ixekizumab, un inibitore di IL-17A, rispetto a Guselkumab, un inibitore di IL-23/p19 - Studio IXORA-R
Ixekizumab ( Taltz ) ha raggiunto l'endpoint primario e tutti i principali endpoint secondari fino alla settimana 12 nello studio...
Remtolumab, una immunoglobulina a doppio dominio variabile mirata a TNF e IL-17A, nei pazienti con artrite psoriasica con risposta inadeguata al Metotrexato
Sono state studiate la sicurezza e l'efficacia di Remtolumab ( ABT-122 ), una immunoglobulina a doppio dominio variabile mirata al...
Remtolumab, una immunoglobulina bispecifica con dominio variabile anti-TNF e anti-IL-17a, nei pazienti con artrite reumatoide con una risposta inadeguata a Metotrexato
Il fattore di necrosi tumorale ( TNF ) e l'interleuchina-17A ( IL-17A ) possono contribuire in modo indipendente alla fisiopatologia...
Ixekizumab, un inibitore anti-IL-17A, migliora la risposta ACR20 nei pazienti con artrite psoriasica
Uno studio di fase 3 ha mostrato che Ixekizumab ( Taltz ) ha migliorato la risposta ACR20 nei pazienti con...
Inibitore di IL-17A: Secukinumab ha raggiunto l’endpoint primario di superiorità rispetto al placebo nei pazienti con psoriasi ungueale e palmo-plantare
Secukinumab ( Cosentyx ) ha raggiunto gli endpoint primari in due nuovi studi clinici, dimostrando una efficacia superiore al placebo...
Cosentyx, il primo inibitore di IL-17A per il trattamento dei pazienti con spondilite anchilosante o con artrite psoriasica
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato...
Inibitori IL-17: Cosentyx per il trattamento di prima linea dei pazienti affetti da psoriasi moderata-grave, approvato nell'Unione europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Cosentyx ( Secukinumab ) come trattamento sistemico di prima linea della...