L’Ibuprofene associato a iperbilirubinemia neonatale


Un gruppo di Ricercatori dell’Università del Sacro Cuore di Roma, ha condotto uno studio per valutare se l’esposizione a Ibuprofene fosse associata a un aumento della bilirubinemia nei bambini nati prematuri.

Dal 2000 l’Ibuprofene è stato somministrato a tutti i neonati di età gestazionale inferiore a 30 settimane ammessi nell’unità dell’Ospedale Gemelli di Roma per prevenire il dotto arterioso pervio.

Sono stati confrontati in maniera retrospettiva i dati relativi a 418 neonati sottoposti a profilassi con Ibuprofene tra il 2000 e il 2007, e di 288 non esposti al farmaco ( 1993-1999 ).

Il gruppo Ibuprofene ha mostrato un picco più elevato di livello sierico di bilirubina totale ( 90 mg/dL vs 7.3 mg/dL ), maggior bisogno di fototerapia ( 95% vs 87.6% ) e una maggiore durata della fototerapia ( 94.3 ore vs 87.2 ore ).

I gruppi non presentavano differenze per quanto riguardava l’età gestazionale, peso alla nascita, rapporto tra i generi, incidenza della carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi o incidenza di ipoalbuminemia ( inferiore a 2.5 g/dL ).

L’isoimmunizzazione emolitica è stata diagnosticata con incidenze simili ( gruppo senza Ibuprofene: 7 neonati su 288; gruppo Ibuprofene: 8 neonati su 418 ).

Anche i tassi di aferesi-trasfusione sono risultati simili tra i gruppi ( gruppo senza Ibuprofene: 4.8%; gruppo Ibuprofene: 4.5% ).

In conclusione, la somministrazione di Ibuprofene è risultata associata a un picco più alto di livello sierico di bilirubina totale, e la più pronunciata bilirubinemia ha prodotto una maggiore durata della fototerapia. ( Xagena2009 )

Zecca E et al, Pediatrics. 2009; 124(2): 480-4


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