Fattore reumatoide come potenziatore di infiammazione mediata da anticorpi anti-proteine citrullinate nella artrite reumatoide


La co-presenza positività al fattore reumatoide ( RF ) e agli anticorpi anti-proteine citrullinate ( ACPA ) nella artrite reumatoide è stata ben descritta.
Tuttavia, i meccanismi alla base della potenziale interazione tra questi due autoanticorpi distinti non sono stati ben definiti.

È stata valutata l'interazione epidemiologica e molecolare degli ACPA e del fattore reumatoide e l’associazione con l’attività della malattia e l’infiammazione associata alla artrite reumatoide.

In una coorte di 1.488 veterani americani affetti da artrite reumatoide, sono state confrontate le misure di attività della malattia e i livelli sierici di citochine e ACPA multipli tra i seguenti gruppi di pazienti: doppio negativo ( anti-peptide citrullinato ciclico, anti-CCP-/RF- ), anti-CCP +/RF-, anti-CCP -/RF+, o doppio-positivo ( anti-CCP+/RF+ ).

Ulteriori studi sono stati effettuati utilizzando un test in vitro di stimolazione di immunocomplessi in cui i macrofagi sono stati incubati con immunocomplessi di ACPA in presenza o assenza di IgM-RF monoclonale, e la produzione del fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ) è stata misurata come indice della attivazione dei macrofagi.

Rispetto al sottogruppo doppio negativo ( così come ciascun sottogruppo singolo positivo ), il sottogruppo doppio positivo ha mostrato maggiore attività della malattia e livelli elevati di proteina C-reattiva e citochine infiammatorie ( tutti P minore di 0.001 ).

La stimolazione in vitro di macrofagi da parte di immunocomplessi di ACPA ha aumentato la produzione di citochine, e l'aggiunta di IgM-RF monoclonale ha aumentato significativamente la produzione di fattore di necrosi tumorale alfa dei macrofagi ( P=0.003 versus immunocomplessi di ACPA da soli ).

In conclusione, la presenza combinata di ACPA e IgM-RF media l’aumentata produzione di citochine proinfiammatorie in vitro ed è associata a un aumento della infiammazione sistemica e della attività di malattia nella artrite reumatoide.
I dati suggeriscono che IgM-RF aumenta la capacità degli immunocomplessi di ACPA di stimolare la produzione di citochine dei macrofagi, fornendo in tal modo un legame meccanicistico con il quale il fattore reumatoide aumenta la patogenicità degli immunocomplessi di ACPA nella artrite reumatoide. ( Xagena2014 )

Sokolove J et al, Arthritis & Rheumatology 2014; 66: 813-821

Reuma2014



Indietro

Altri articoli

La malattia dei piccoli vasi ( SVD ) e la neuroinfiammazione si verificano entrambe nella malattia di Alzheimer, e in...


In alcuni pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ), l'infiammazione di tipo 2 può aumentare il rischio di riacutizzazione...


L'infiammazione e l'iperlipidemia contribuiscono congiuntamente alla malattia aterotrombotica. Tuttavia, quando le persone sono trattate con una terapia intensiva con statine, i...


L'infiammazione locale gioca un ruolo importante nella normale follicologenesi e nell'ovulazione e le condizioni della infiammazione sistemica cronica, come l'obesità...


Lo sviluppo del cuore placentare e lo sviluppo del cuore embrionale avvengono in parallelo e questi organi sono stati proposti...


Le sopravvissute al tumore al seno più anziane sono ad aumentato rischio di declino clinico dopo la chemioterapia adiuvante. Uno...


La psoriasi è una condizione infiammatoria associata a malattie metaboliche e cardiovascolari. Apremilast ( Otezla ), un inibitore della fosfodiesterasi...


L'infiammazione sistemica e l'ipogonadismo maschile sono due fattori di rischio non-convenzionali sempre più riconosciuti per la sindrome del QT lungo...


È stato sviluppato un test diagnostico in grado di stratificare le crisi epilettiche ( ES ) dalle convulsioni psicogene non-epilettiche...


Il microbioma influenza direttamente l'equilibrio delle risposte pro-infiammatorie e anti-infiammatorie a livello intestinale. Poiché i microbi prosperano sui substrati alimentari,...