Studio ATTICA: l’assunzione medio-alta di caffè produce un aumento dei marker sierici di infiammazione


L’effetto dell’assunzione di caffè sull’apparato cardiovascolare è tema controverso.

Uno studio, compiuto presso l’Università di Atene, ha valutato l’ associazione tra assunzione di caffè e marker d’infiammazione.

Lo studio ha interessato 1.514 uomini ( età media 46 anni ) e 1.528 donne ( età media 45 anni ).

Sono stati esclusi i soggetti con storia di malattia cardiovascolare.

Rispetto ai non bevitori, gli uomini, che hanno consumato più di 200ml di caffè al giorno, presentavano concentrazioni del 50% più elevate di interleuchina 6 ( IL-6 ), del 30% di proteina C reattiva ( CRP ), del 12% di amiloide A ( SAA ) e del 28% del Tumor Necrosis Factor alfa ( TNF-alfa ).
La conta dei leucociti è risultata il 3% più alta.

Le donne che hanno consumato più di 200ml di caffè al giorno avevano concentrazioni di IL-6 più alte del 54%, di CRP del 38%, di SAA del 28% e del TNF-alfa del 28%, e una conta di leucociti superiore del l 4%, rispetto ai non bevitori di caffè.

Questo studio ha dimostrato l’esistenza di una relazione tra assunzione moderata-alta di caffè ed un aumento del processo infiammatorio.
Questa relazione potrebbe in parte spiegare l’effetto dell’aumentata assunzione di caffè sul sistema cardiovascolare. ( Xagena2004 )

Zampelas A et al, Am J Clin Nutr 2004; 80: 862-867

Cardio2004


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