Dermatomiosite giovanile refrattaria: benefici clinici dell’aggiunta di Infliximab
Alcuni pazienti con dermatomiosite giovanile hanno un decorso di malattia che è refrattario ai trattamenti farmacologici.
La prolungata attività di malattia è associata ad un aumento della mortalità e della morbilità.
Nei pazienti con dermatomiosite giovanile con lungo decorso della malattia e calcinosi, sono stati osservati alti livelli di TNF-alfa.
Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’University College London in Gran Bretagna, ha valutato la risposta ad Infliximab ( Remicade ) di 5 pazienti con dermatomiosite refrattaria.
Infliximab, un anticorpo monoclonale anti-TNF alfa, è stato somministrato per via endovenosa a tutti e 5 i pazienti, al dosaggio di 3 mg/kg.
Ulteriori dosi sono state somministrate alle settimane 2 e 6, e successivamente ogni 8 settimane.
Il dosaggio e la frequenza di somministrazione sono state adattate in base alla risposta clinica.
Sono stati riportati i risultati tra 8 e 30 mesi dopo l’inizio di Infliximab.
I miglioramenti sono stati osservati in tutti e 5 i pazienti alla scala VAS ( Visual Analogue Scale ), CMAS ( Childhood Myositis Assessment Score ), e CHAQ ( Chilhood Health Assessment Questionnaire ).
Non è stato riscontrato nessun effetto indesiderato maggiore con l’aggiunta di Infliximab al regime terapeutico standard. ( Xagena2008 )
Riley P et al, Rheumatology 2008; Epub ahead of print
Reuma2008 Farma2008
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