Lynparza a base di Olaparib nel trattamento del cancro all'ovaio, cancro alla mammella, cancro del pancreas e carcinoma della prostata
Lynparza, il cui principio attivo è Olaparib, è un farmaco antitumorale che trova indicazione per:
- il trattamento di mantenimento dopo una terapia iniziale del cancro di alto grado ( a crescita rapida ) dell’ovaio, delle tube di Falloppio ( che collegano l’ovaio all’utero ) e del peritoneo ( membrana che riveste l’addome ) in: donne con cancro recidivante dopo un precedente trattamento e nelle
quali la chemioterapia a base di Platino ha ridotto o eliminato il cancro; donne affette da cancro avanzato di recente diagnosi con mutazioni ( alterazioni ) in uno o entrambi i geni noti come BRCA1 e BRCA2 che sono state sottoposte a chemioterapia a base di Platino e nelle quali tale trattamento ha ridotto o eliminato il cancro; donne con cancro avanzato HRD-positivo ( deficit di ricombinazione omologa, in cui uno dei meccanismi di riparazione del DNA danneggiato non-funziona, probabilmente a causa di un difetto in alcuni geni quali il BRCA1 e il BRCA2 ) e nelle quali la chemioterapia a base di Platino e Bevacizumab ha ridotto o eliminato il cancro;
- trattamento del cancro della mammella HER2-negativo ( in cui le cellule tumorali non-presentano
livelli elevati di una proteina denominata HER2 ) nei pazienti con mutazioni BRCA1 o BRCA2 quando il cancro: non si è diffuso in altre parti del corpo in seguito a chemioterapia, somministrata prima o dopo l’intervento chirurgico ( tumore alla mammella in fase iniziale ), pur essendovi un alto rischio di recidiva; si è diffuso altrove rispetto al sito originale dopo terapia con determinati farmaci per il cancro della mammella che hanno smesso di fare effetto o non erano idonei;
- il trattamento di mantenimento del cancro pancreatico in pazienti con mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2 quando il cancro è metastatico e non è peggiorato dopo almeno 4 mesi di chemioterapia a base di Platino;
- il trattamento del cancro della prostata metastatico in: uomini con mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2 nei quali il trattamento a base di farmaci o l’intervento chirurgico per ridurre i livelli di testosterone ( castrazione ) non ha avuto esito positivo e il cancro è peggiorato dopo il trattamento con altri farmaci contro il cancro della prostata, tra cui un nuovo agente ormonale; uomini nei quali il trattamento medico o l’intervento chirurgico per abbassare i livelli di testosterone ( castrazione ) non ha avuto esito positivo e la chemioterapia non è un’opzione.
Lynparza è impiegato da solo o in associazione ad altri antitumorali come Bevacizumab nel cancro dell’ovaio, la terapia ormonale nel cancro della mammella e Abiraterone associato a Prednisone o Prednisolone nel cancro della prostata.
Lynparza è disponibile sotto forma di compresse da assumere due volte al giorno. La dose di Lynparza dipende dalla malattia per la quale è usato.
Il trattamento può proseguire fino a quando il paziente ne trae beneficio e non manifesta effetti indesiderati intollerabili.
Nel cancro dell’ovaio avanzato il medico può interrompere il trattamento dopo 2 anni se l’esame radiografico non evidenzia segni della malattia.
Nel cancro della mammella in fase iniziale le pazienti dovrebbero essere trattate per un periodo massimo di 1 anno.
In presenza di determinati effetti indesiderati è possibile sospendere o interrompere il trattamento o ridurre la dose.
Il principio attivo di Lynparza, Olaparib, blocca l’azione di un enzima denominato enzima umano poli ADP-ribosio polimerasi ( PARP ), che contribuisce a riparare il DNA danneggiato nelle cellule ( sia normali sia tumorali ) durante la divisione cellulare.
Le cellule tumorali con mutazioni quali quella del BRCA1 o del BRCA2 si avvalgono maggiormente dell'enzima PARP per riparare il proprio DNA e continuare a dividersi.
Pertanto, quando PARP è bloccato, il DNA danneggiato delle cellule tumorali non può essere riparato e, di conseguenza, le cellule tumorali muoiono.
Studi clinici
Cancro dell’ovaio - Gli studi hanno mostrato che Lynparza somministrato in monoterapia prolunga il periodo in cui le pazienti con tumore dell’ovaio, delle tube di Falloppio o del peritoneo vivono senza peggioramento della malattia dopo la riduzione o l’eliminazione del cancro con chemioterapia a base di Platino. Uno studio condotto su 295 pazienti con cancro recidivante ha evidenziato che le pazienti alle quali era stato somministrato Lynparza sono vissute in media 19,1 mesi senza peggioramento della malattia contro 5,5 mesi di coloro che avevano ricevuto placebo. In un altro studio su 265 pazienti con cancro recidivante, quelle trattate con Lynparza sono vissute
in media 8,4 mesi senza peggioramento della malattia, rispetto ai 4,8 mesi di coloro che avevano
ricevuto placebo. In un terzo studio su 391 pazienti con cancro avanzato che presentavano mutazioni BRCA1 o BRCA2, la malattia non è peggiorata nel 74% circa delle pazienti trattate con Lynparza per 2 anni, contro il 35% di quelle che avevano ricevuto placebo. Somministrato in associazione a Bevacizumab, Lynparza prolunga il periodo vissuto dalle pazienti con un cancro HRD-positivo senza peggioramento della malattia dopo la riduzione o l’eliminazione del
cancro con chemioterapia a base di Platino. In uno studio principale condotto su 806 pazienti affette da cancro dell’ovaio, delle tube di Falloppio o peritoneale di alto grado avanzato, le pazienti affette da cancro HRD-positivo e trattate con Lynparza per 22 mesi sono vissute in media 37,2 mesi senza
peggioramento della malattia rispetto ai 17,7 mesi di coloro che avevano ricevuto un placebo.
Cancro della mammella - Lynparza è risultato efficace in uno studio su 302 pazienti affette da cancro della mammella HER2-negativo con mutazioni BRCA1 o BRCA2 il cui cancro si era diffuso. Le pazienti trattate con Lynparza sono vissute in media 7,0 mesi senza un peggioramento della malattia, rispetto ai 4,2 mesi di quelle trattate con un altro antitumorale scelto dal medico.
Un altro studio è stato effettuato su 1 836 pazienti con mutazioni BRCA1 o BRCA2 e tumore della
mammella HER2-negativo che non si era diffuso in altre parti del corpo a seguito di chemioterapia
somministrata prima o dopo l’intervento chirurgico. Lo studio ha dimostrato che Lynparza è efficace nel prevenire la recidiva della malattia quando somministrato da solo o in associazione con terapia ormonale. Lynparza è stato somministrato a 921 pazienti, mentre 916 hanno ricevuto un placebo. Tutte le pazienti hanno potuto essere sottoposte a una terapia ormonale. Dopo tre anni, la malattia si era aggravata o diffusa nel 12% delle pazienti trattate con Lynparza rispetto al 20% delle pazienti che avevano ricevuto il placebo.
Cancro pancreatico - In uno studio condotto su 154 pazienti con mutazioni BRCA1 o BRCA2 affetti da carcinoma pancreatico metastatico che non era peggiorato durante almeno 4 mesi di trattamento con chemioterapia a base di Platino, Lynparza ha aumentato il periodo di vita dei pazienti senza peggioramento della malattia: quelli trattati con Lynparza sono vissuti in media 7,4 mesi senza un peggioramento della malattia rispetto ai 3,8 mesi di coloro che avevano ricevuto placebo.
Cancro della prostata - In uno studio condotto su 387 uomini affetti da cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione che era peggiorato durante il trattamento con un altro antitumorale, Lynparza assunto da solo è risultato efficace in complessivamente 160 pazienti con mutazioni BRCA1 o BRCA2 che hanno vissuto in media 9,8 mesi senza peggioramento della malattia, contro i 3,0 mesi di quelli trattati con un altro antitumorale scelto dal medico. In uno studio condotto su 796 uomini con cancro della prostata metastatico e resistente alla
castrazione, Lynparza in associazione ad Abiraterone e Prednisone o Prednisolone ( terapia ormonale ) ha aumentato il tempo di sopravvivenza senza peggioramento della malattia: i pazienti trattati con Lynparza e la terapia ormonale hanno vissuto in media 24,8 mesi senza peggioramento della malattia, a fronte dei 16,6 mesi di quelli trattati con placebo e terapia ormonale.
Reazioni avverse
Gli effetti indesiderati più comuni di Lynparza ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono: nausea, stanchezza, anemia ( bassi livelli di eritrociti ), vomito, diarrea, appetito ridotto, cefalea, neutropenia ( bassi livelli di neutrofili ), disgeusia ( disturbi del gusto ), tosse, leucopenia ( bassi livelli dei leucociti ), capogiro, dispnea ( respirazione difficoltosa ) e dispepsia ( bruciore di stomaco ).
Gli effetti indesiderati gravi più comuni ( che possono riguardare più di 2 persone su 100 ) sono: anemia, neutropenia, stanchezza, leucopenia e trombocitopenia ( bassi livelli di piastrine ).
Le donne non devono allattare durante il trattamento con Lynparza e per un mese dopo la fine del
trattamento.
Approvazione
Generalmente i pazienti con cancro dell’ovaio, delle tube di Falloppio o peritoneale e quelli affetti da cancro della mammella HER2-negativo, pancreatico con mutazioni BRCA o della prostata con o senza mutazioni BRCA resistente alla castrazione affetti da forme metastatiche, presentano una prognosi negativa. Lynparza può allungare il periodo di vita di questi pazienti senza peggioramento della malattia.
Nel cancro dell’ovaio, delle tube di Falloppio o peritoneale, Lynparza può inoltre posticipare la
necessità del successivo ciclo di chemioterapia a base di Platino.
Gli effetti indesiderati di Lynparza sono per lo più lievi o moderati e generalmente gestibili. Pertanto, l’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Lynparza sono superiori ai rischi.
La Società che commercializza Lynparza condurrà degli studi volti a confermare ulteriormente i benefici, anche a lungo termine, del farmaco su pazienti affetti da tumore dell’ovaio e della prostata. ( Xagena2022 )
Fonte: EMA, 2022
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