Approvato negli Usa Efalizumab nel trattamento della psoriasi a placche cronica, forma moderata-grave


L’Fda ha approvato Efalizumab ( Raptiva ) nel trattamento della psoriasi a placche cronica , forma moderata-grave , negli adulti che sono candidati alla terapia sistemica o alla fototerapia.

Il paziente può assumere Raptiva mediante auto-somministrazione per via sottocutanea , una volta a settimana.

Efalizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che blocca in modo selettivo e reversibile l’attivazione , la riattivazione ed il ricircolo delle cellule T.

Negli studi clinici Efalizumab ha dimostrato di possedere una rapidità d’azione.
In alcuni pazienti si è avuto una riduzione dei sintomi associati alla psoriasi entro 4 settimane dall’inizio del trattamento.

L’approvazione dell’FDA è avvenuta grazie ai dati di 4 studi clinici di fase III, randomizzati, controllati con placebo.
L’Efalizumab ha dimostrato di essere efficace e di mantenere la risposta anche dopo 12 settimane di trattamento.

Nell’estensione di studi clinici, in aperto, i pazienti hanno assunto Efalizumab senza interruzione per 24 settimane.

I più comuni effetti indesiderati ( incidenza superiore al 2% ) sono: cefalea, infezione ( soprattutto infezioni respiratorie del tratto superiore ), brividi, nausea, dolore, mialgia, sindrome simil-influenzale, febbre, dolore dorsale ed acne.
Cinque di queste reazioni avverse ( cefalea, brividi, febbre, nausea e mialgia ) sono state osservate principalmente dopo le prime due iniezioni di Efalizumab.
A partire dalla 3^ somministrazione, l’incidenza di effetti indesiderati acuti si è ridotta, risultando simile tra il gruppo Efalizumab ed il gruppo placebo.

Come con tutti i farmaci immunosoppressori, il trattamento con Efalizumab può aumentare il rischio di insorgenza di infezioni e riattivare le infezioni croniche latenti.
Inoltre gli immunosoppressori possono aumentare il rischio di tumori.

Nel corso degli studi clinici, l’incidenza di gravi infezioni è sta ta dello 0,4% con Efalizumab e dello 0,1% con il placebo; tumori: 1,8 per 100 pazienti/anno con Efalizumab e dell’1,6 per 100 pazienti/anno per il placebo; trombocitopenia: 0,3% con Efalizumab e 0% con il placebo; aggravamento della psoriasi: 0,7% con Efalizumab e 0% con placebo. ( Xagena2003 )

Fonte: FDA / Genentech


Farma2003


Indietro

Altri articoli

L’uso di anticorpi monoclonali ha cambiato il trattamento di diverse malattie infiammatorie immunomediate, inclusa la psoriasi. Tuttavia, queste grandi proteine...


Risankizumab e Guselkumab, inibitori della subunità p19 dell'interleuchina IL-23, sono approvati per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a...


Le vie lipidiche sono state implicate nella patogenesi della psoriasi e si ipotizza che alcuni farmaci ipolipemizzanti, come le statine,...


Spevigo, che contiene il principio attivo Spesolimab, è un medicinale che agisce sul sistema immunitario. È usato negli adulti per...


Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale IgG1 che inibisce selettivamente l'interleuchina-17F ( IL-1F ) e IL-17A. E' stata...


Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale IgG1 che inibisce selettivamente l'interleuchina-17A ( IL-17A ) e IL-17F. Sono state...


Spesolimab ( Spevigo ) è un anticorpo monoclonale anti-recettore dell'interleuchina-36 ( IL-36 ) approvato per il trattamento delle riacutizzazioni della...



Bimzelx, il cui principio attivo è Bimekizumab, è un medicinale che trova impiego nel trattamento delle seguenti malattie infiammatorie: psoriasi...


Il ruolo del Metotrexato in combinazione con agenti biologici nei pazienti con artrite psoriasica rimane non ben definito. Lo studio...