Apremilast nel trattamento dei pazienti adulti con artrite psoriasica attiva
Apremilast ( Otezla ) trova indicazione nel trattamento dell’artrite psoriasica attiva nei pazienti adulti che abbiano risposto in modo
inadeguato o siano risultati intolleranti ad almeno due DMARD ( framaci antireumatici modificanti la malattia ) convenzionali, e in cui i farmaci biologici siano controindicati o non tollerati.
Apremilast non richiede lo screening preventivo per la tubercolosi o il monitoraggio di laboratorio periodico.
Apremilast è un inibitore di PDE4 e rappresenta il primo trattamento orale approvato negli ultimi 15 anni per il trattamento dell’artrite psoriasica.
L’artrite osoriasica, che colpisce circa 250.000 persone in Italia, è una patologia infiammatoria cronica che provoca dolore e tumefazione articolare, oltre ad altri sintomi clinici, spesso incidendo negativamente sulla quotidianità di chi ne è affetto. La malattia insorge mediamente tra i 20 e i 40 anni e si manifesta in uguale proporzione nei due sessi.
L’entesite ( infiammazione dei siti di inserzione di tendini o legamenti nelle ossa ) e la dattilite ( infiammazione delle dita di mani e piedi ) sono manifestazioni tipiche dell’artrite psoriasica e possono comportare una disabilità significativa.
Il Programma PALACE ( Psoriatic Arthritis Long-Term Assessment of Clinical Efficacy ) è uno dei più ampi programmi di sviluppo clinico mai condotti sull’artrite psoriasica che ha misurato l’efficacia e la sicurezza di Apremilast.
Negli studi PALACE 1, 2 e 3, un numero significativo di pazienti in terapia con Apremilast ha ottenuto la risposta ACR 20 ( miglioramento del 20% secondo i criteri di valutazione dell'attività di malattia elaborati dall’American College of Rheumatology ) alla settimana 16, rispetto ai pazienti trattati con placebo.
Apremilast ha dimostrato miglioramenti significativi nei segni e sintomi dell’artrite psoriasica, incluso il miglioramento di diversi parametri della patologia, quali articolazioni dolenti e tumefatte, oltre che dattilite ed entesite pre-esistenti, con un miglioramento significativo della funzionalità fisica.
Le reazioni avverse più comuni negli studi clinici di fase III sono stati diarrea e nausea. Queste reazioni avverse si sono manifestate generalmente entro le prime due settimane di trattamento e si sono solitamente risolte entro quattro settimane.
Apremilast aveva ricevuto una autorizzazione all’immissione in commercio da parte della Commissione Europea a gennaio 2015 per il trattamento dell’artrite psoriasica attiva, in monoterapia o in associazione con DMARD nei pazienti adulti che hanno presentato una risposta inadeguata o sono risultati intolleranti a una precedente terapia con DMARD e per il trattamento della psoriasi cronica a placche da moderata a grave in pazienti adulti che non hanno risposto, che hanno una controindicazione o che sono intolleranti ad altra terapia sistemica comprendente Ciclosporina, Metotrexato o Psoralene e raggi ultravioletti di tipo A ( PUVA ).
Apremilast è una piccola molecola, che viene assunta per os, inibitrice della fosfodiesterasi 4 ( PDE4 ) specifica per l’adenosina monofosfato ciclica ( cAMP ). L’inibizione della PDE4 aumenta i livelli intracellulari di cAMP2. Si ritiene che questa risposta regoli in via indiretta la produzione dei mediatori dell’infiammazione.
Gli studi PALACE 1, 2 e 3 sono studi registrativi multicentrici di fase III, in doppio cieco, controllati con placebo, a gruppi paralleli con due gruppi di pazienti sottoposti a trattamento attivo.
Negli studi PALACE 1, 2 e 3, circa 1.500 soggetti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1:1 a ricevere Apremilast 20 mg due volte/die, 30 mg due volte/die oppure placebo dall'aspetto identico per 16 settimane.
Alla settimana 16, alcuni pazienti del gruppo placebo sono stati randomizzati a uno dei due gruppi in trattamento con Apremilast, mentre gli altri hanno continuato ad assumere placebo fino alla settimana 24. Dopo la settimana 24 è iniziata una fase in cieco con trattamento attivo fino alla settimana 52 e, successivamente, una fase in aperto a lungo termine.
Gli studi PALACE 1, 2 e 3 hanno esaminato un'ampia gamma di pazienti con artrite psoriasica attiva, compresi i pazienti che erano stati trattati in precedenza con farmaci DMARD sistemici tradizionali per via orale e/o con farmaci DMARD biologici, inclusi i pazienti nei quali il trattamento precedente con un farmaco bloccante il fattore della necrosi tumorale ( TNF ) aveva fallito. ( Xagena2017 )
Fonte: Celgene, 2017
Reuma2017 Dermo2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Un peptide orale antagonista del recettore dell'interleuchina-23 per la psoriasi a placche
L’uso di anticorpi monoclonali ha cambiato il trattamento di diverse malattie infiammatorie immunomediate, inclusa la psoriasi. Tuttavia, queste grandi proteine...
Sicurezza ed efficacia di Mirikizumab rispetto a Secukinumab e placebo nel trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave: studio OASIS-2
Risankizumab e Guselkumab, inibitori della subunità p19 dell'interleuchina IL-23, sono approvati per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a...
Associazione tra farmaci ipolipemizzanti e rischio di psoriasi
Le vie lipidiche sono state implicate nella patogenesi della psoriasi e si ipotizza che alcuni farmaci ipolipemizzanti, come le statine,...
Spevigo a base di Spesolimab per il trattamento delle riacutizzazioni della psoriasi pustolosa generalizzata
Spevigo, che contiene il principio attivo Spesolimab, è un medicinale che agisce sul sistema immunitario. È usato negli adulti per...
Bimekizumab nei pazienti con artrite psoriasica attiva e precedente risposta inadeguata o intolleranza agli inibitori del fattore di necrosi tumorale-alfa: studio BE COMPLETE
Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale IgG1 che inibisce selettivamente l'interleuchina-17F ( IL-1F ) e IL-17A. E' stata...
Bimekizumab nei pazienti con artrite psoriasica naive al trattamento biologico: studio BE OPTIMAL
Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale IgG1 che inibisce selettivamente l'interleuchina-17A ( IL-17A ) e IL-17F. Sono state...
Efficacia e sicurezza di Spesolimab per via sottocutanea per la prevenzione delle riacutizzazioni della psoriasi pustolosa generalizzata: studio Effisayil 2
Spesolimab ( Spevigo ) è un anticorpo monoclonale anti-recettore dell'interleuchina-36 ( IL-36 ) approvato per il trattamento delle riacutizzazioni della...
Europa: Bimzelx a base di Bimekizumab nel trattamento di artrite psoriasica attiva e di spondiloartrite assiale attiva, compresa la spondiloartrite assiale attiva non-radiografica e la spondilite anchilosante
La Commissione Europea ( CE ) ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio di Bimzelx ( Bimekizumab ) per il trattamento...
Bimzelx a base di Bimekizumab nel trattamento della psoriasi a placche, artrite psoriasica e spondiloartrite assiale
Bimzelx, il cui principio attivo è Bimekizumab, è un medicinale che trova impiego nel trattamento delle seguenti malattie infiammatorie: psoriasi...
Metotrexato più Ustekinumab rispetto a Ustekinumab in monoterapia nei pazienti con artrite psoriasica attiva: studio MUST
Il ruolo del Metotrexato in combinazione con agenti biologici nei pazienti con artrite psoriasica rimane non ben definito. Lo studio...