Efalizumab nel trattamento della psoriasi a placche
I linfociti T svolgono un ruolo importante nel dare avvio ai processi che portano allo sviluppo e al mantenimento delle placche psorisiache.
Efalizumab ( Raptiva ) è un anticorpo monoclonale che si lega alla molecola di adesione cellulare ( CD11a ).
Diversi studi clinici hanno dimostrato che Efalizumab, somministrato per via sottocutanea una volta alla settimana, fornisce benefici clinici, tra cui un miglioramento della qualità della vita, nei pazienti con psoriasi a placche, forma moderata-grave.
L’effetto di Efalizumab è precoce, con un miglioramento già a partire dal 14° giorno.
La continua assunzione di Efalizumab permette il mantenimento della risposta.
Dopo 60-70 giorni dall’interruzione del trattamento con Efalizumab, si può riscontrare una ripresentazione della psoriasi in circa il 5% dei pazienti.
Le più comuni reazioni avverse osservate nel corso del trattamento con Efalizumab sono: cefalea, infezione non-specifica ( es. comune raffreddore ), brividi, dolore, nausea, debolezza e febbre.
L’incidenza di effetti collaterali tende a ridursi nel tempo. ( Xagena2003 )
Cather JC et al, Expert Opin Biol Ther 2003; 3:361-370
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