Kyntheum nel trattamento della psoriasi a placche in forma modera-grave nei pazienti adulti
Kyntheum è un farmaco che trova indicazione nel trattamento della psoriasi a placche. È utilizzato negli adulti la cui malattia è da moderata a grave e che necessitano di trattamento sistemico ( trattamento con medicinali somministrati per via orale o mediante iniezione ).
Kyntheum contiene il principio attivo Brodalumab.
Kyntheum è disponibile sotto forma di soluzione iniettabile in siringhe preriempite. Viene
somministrato mediante una iniezione sotto cute. La dose raccomandata è di 210 mg una volta alla
settimana per le prime tre settimane e successivamente ogni due settimane.
Il medico può decidere di interrompere il trattamento in assenza di miglioramento dopo 12-16 settimane.
Se il medico lo ritiene opportuno, l’iniezione di Kyntheum può essere praticata dagli stessi pazienti,
dopo avere ricevuto le relative istruzioni.
Il principio attivo di Kyntheum, Brodalumab, è un anticorpo monoclonale, una proteina concepita per neutralizzare l’attività di determinate sostanze denominate interleuchine 17 ( A, F e A/F ), messaggere nel sistema immunitario dell’organismo.
Le interleuchine 17 contribuiscono al processo di infiammazione che provoca la psoriasi a placche. Neutralizzando l’azione delle interleuchine 17, Brodalumab riduce l’infiammazione e i sintomi associati alla malattia.
È stato dimostrato che Kyntheum è efficace nel trattamento della psoriasi a placche in tre studi
principali che hanno riguardato oltre 4 300 pazienti che necessitavano di trattamento sistemico.
La psoriasi a placche è migliorata in misura maggiore nei pazienti trattati con Kyntheum rispetto a quelli cui è stato somministrato placebo o con Ustekinumab ( un altro medicinale per
la psoriasi che ha come bersaglio le molecole di interleuchina ).
Considerando i risultati dei tre studi nel complesso, l’85% dei pazienti trattati con Kyntheum ha
conseguito una riduzione pari al 75% nei punteggi PASI ( un criterio di valutazione della gravità della malattia e dell’area cutanea interessata ) dopo 12 settimane, contro il 6% di coloro che avevano ricevuto il placebo e il 70% dei pazienti cui era stato somministrato Ustekinumab.
Inoltre, dopo 12 settimane il 79% dei pazienti trattati con Kyntheum ha presentato più o meno una pelle senza chiazze, rispetto al 3% dei pazienti trattati con placebo e al 70% dei pazienti trattati con Ustekinumab.
I dati provenienti da uno studio hanno anche dimostrato che i benefici del trattamento con Kyntheum si sono mantenuti quando il trattamento era proseguito per un anno.
Gli effetti indesiderati più comuni di Kyntheum ( che possono riguardare più di 1 persona su 100 ) sono: dolore articolare, cefalea, stanchezza, diarrea e dolore orofaringeo ( dolore alla bocca e alla gola ).
Kyntheum non deve essere somministrato a pazienti che presentano infezioni potenzialmente gravi, quali la tubercolosi, e ai pazienti affetti da malattia di Crohn in fase attiva ( una malattia infiammatoria che colpisce l’intestino ).
Sono stati riportati alcuni casi di comportamento suicida nei pazienti che assumevano il medicinale. Sebbene non vi sia alcuna prova del nesso con il medicinale, la decisione di
iniziare il trattamento con Kyntheum nei pazienti che hanno mostrato comportamento suicida in
precedenza o hanno sofferto di depressione o ansia deve essere presa dopo un’attenta valutazione di tutti i rischi e i benefici per quel paziente.
Kyntheum deve essere interrotto nei pazienti che mostrano nuovi sintomi di depressione o ansia oppure in caso di peggioramento.
Nonostante vi siano stati recenti progressi nel trattamento della psoriasi a placche, permane la
necessità di nuove opzioni terapeutiche.
Studi hanno dimostrato che Kyntheum è estremamente efficace nel rendere la cute libera da lesioni e che gli effetti positivi si erano mantenuti con l’uso prolungato.
Gli effetti indesiderati sono simili a quelli di altri medicinali che hanno come bersaglio le
molecole di interleuchina.
L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha pertanto deciso che i benefici di Kyntheum sono superiori ai rischi. ( Xagena2017 )
Fonte: EMA, 2017
Dermo2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Un peptide orale antagonista del recettore dell'interleuchina-23 per la psoriasi a placche
L’uso di anticorpi monoclonali ha cambiato il trattamento di diverse malattie infiammatorie immunomediate, inclusa la psoriasi. Tuttavia, queste grandi proteine...
Sicurezza ed efficacia di Mirikizumab rispetto a Secukinumab e placebo nel trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave: studio OASIS-2
Risankizumab e Guselkumab, inibitori della subunità p19 dell'interleuchina IL-23, sono approvati per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a...
Associazione tra farmaci ipolipemizzanti e rischio di psoriasi
Le vie lipidiche sono state implicate nella patogenesi della psoriasi e si ipotizza che alcuni farmaci ipolipemizzanti, come le statine,...
Spevigo a base di Spesolimab per il trattamento delle riacutizzazioni della psoriasi pustolosa generalizzata
Spevigo, che contiene il principio attivo Spesolimab, è un medicinale che agisce sul sistema immunitario. È usato negli adulti per...
Bimekizumab nei pazienti con artrite psoriasica attiva e precedente risposta inadeguata o intolleranza agli inibitori del fattore di necrosi tumorale-alfa: studio BE COMPLETE
Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale IgG1 che inibisce selettivamente l'interleuchina-17F ( IL-1F ) e IL-17A. E' stata...
Bimekizumab nei pazienti con artrite psoriasica naive al trattamento biologico: studio BE OPTIMAL
Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale IgG1 che inibisce selettivamente l'interleuchina-17A ( IL-17A ) e IL-17F. Sono state...
Efficacia e sicurezza di Spesolimab per via sottocutanea per la prevenzione delle riacutizzazioni della psoriasi pustolosa generalizzata: studio Effisayil 2
Spesolimab ( Spevigo ) è un anticorpo monoclonale anti-recettore dell'interleuchina-36 ( IL-36 ) approvato per il trattamento delle riacutizzazioni della...
Europa: Bimzelx a base di Bimekizumab nel trattamento di artrite psoriasica attiva e di spondiloartrite assiale attiva, compresa la spondiloartrite assiale attiva non-radiografica e la spondilite anchilosante
La Commissione Europea ( CE ) ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio di Bimzelx ( Bimekizumab ) per il trattamento...
Bimzelx a base di Bimekizumab nel trattamento della psoriasi a placche, artrite psoriasica e spondiloartrite assiale
Bimzelx, il cui principio attivo è Bimekizumab, è un medicinale che trova impiego nel trattamento delle seguenti malattie infiammatorie: psoriasi...
Metotrexato più Ustekinumab rispetto a Ustekinumab in monoterapia nei pazienti con artrite psoriasica attiva: studio MUST
Il ruolo del Metotrexato in combinazione con agenti biologici nei pazienti con artrite psoriasica rimane non ben definito. Lo studio...