La pressione arteriosa incontrollata aumenta il rischio di recidiva di emorragia intracerebrale


Coloro che sopravvivono a una emorragia intracerebrale vanno incontro a un elevato rischio di recidiva di emorragia cerebrale, peggioramento della disabilità funzionale, e morte.

Uno studio ha mostrato che uno scarso controllo della pressione sanguigna dopo emorragia cerebrale può contribuire ad accrescere il rischio di recidiva emorragica a livello lobare e non-lobare.

Presso il Massachusetts General Hospital di Boston ( USA ) è stato condotto uno studio osservazionale di coorte che ha riguardato sopravvissuti ad emorragia intracranica, al fine di studiare gli effetti del controllo della pressione arteriosa sulla ricorrenza di emorragia intracranica.

Un totale di 1.145 pazienti con emorragia intracranica, sopravvissuti per almeno 90 giorni, sono stati seguiti per una mediana di 36.8 mesi e un minimo di 9.8 mesi.
La pressione sanguigna è stata misurata e registrata a vari intervalli ( 3, 6, 9, 12 mesi, e ogni 6 mesi ).
I pazienti sono stati classificati come aventi un adeguato controllo della pressione sanguigna o un insufficiente controllo sulla base delle raccomandazioni AHA/ASA; è stato, inoltre, determinato lo stadio dell’ipertensione.

Tra i 505 sopravvissuti a una emorragia intracerebrale lobare, sono stati registrati 102 eventi di recidiva emorragica, mentre 44 casi di recidiva si sono verificati tra i 640 sopravvissuti alla emorragia intracerebrale non-lobare.

Un adeguato controllo della pressione arteriosa è stato raggiunto da 625 pazienti in almeno una misurazione, mentre il controllo pressorio costante ha interessato 495 pazienti.

Il tasso di emorragia intracerebrale lobare tra i pazienti con inadeguato controllo della pressione arteriosa è stato pari a 84 per 1000 anni-persona rispetto a 49 per 1000 anni-persona per quelli con un controllo adeguato.

L’incidenza di emorragia intracerebrale non-lobare tra i pazienti con inadeguato controllo della pressione arteriosa è stata di 52 per 1000 anni-persona rispetto a 27 per 1000 anni-persona per quelli con un controllo adeguato.

L’inadeguato controllo della pressione sanguigna era associato a un rischio più elevato di recidiva di emorragia intracranica sia lobare ( hazard ratio, HR=3.53 ) sia non-lobare ( HR=4.23 ).

La pressione sistolica durante il follow-up era associata a un aumento del rischio di recidiva di emorragia intracerebrale sia lobare ( HR=1,33 per 10 mmHg di aumento ) sia non-lobare ( HR=1.54 ).

La pressione diastolica è risultata associata a un aumentato rischio di recidiva di emorragia intracranica non-lobare ( HR=1,21 per 10 mmHg di aumento ) ma non di quello lobare ( HR=1.3 ).

Studi clinici randomizzati dovrebbero essere condotti in modo da valutare gli effetti del più rigoroso controllo della pressione arteriosa per i sopravvissuti a emorragia intracranica. ( Xagena2015 )

Fonte: JAMA, 2015

Neuro2015 Cardio2015



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