Microsanguinamenti cerebrali e rischio di emorragia intracerebrale post-trombolisi
È stata effettuata una revisione sistematica e una meta-analisi per valutare se la presenza di microsanguinamenti cerebrali alle scansioni MRI pre-trattamento di pazienti con ictus ischemico acuto trattati con trombolisi sia associata a un aumentato rischio di emorragia intracerebrale sintomatica.
Sono stati cercati studi rilevanti e sono stati calcolati gli odds ratio ( OR ) aggregati per emorragia intracranica sintomatica, utilizzando il metodo di Mantel-Haenszel ad effetti fissi tra gli individui con micro sanguinamenti cerebrali versus senza su scansioni MRI pre-trattamento.
Per ridurre al minimo i potenziali bias, l’analisi di sensitività è stata effettuata comprendendo gli studi che fornivano dati su pazienti trattati solo con trombolisi endovenosa.
Sono stati raggruppati in una meta-analisi 10 studi eleggibili, tra cui 2.028 pazienti.
La prevalenza complessiva di microsanguinamenti cerebrali è stata del 23.3%.
Tra i pazienti con microsanguinamenti cerebrali, 40 su 472 ( 8.5% ) hanno subito una emorragia intracranica sintomatica dopo trombolisi rispetto a 61 pazienti su 1.556 ( 3.9% ) senza microsanguinamenti cerebrali.
L'odds ratio aggregato di emorragia intracranica in tutti gli studi è stato pari a 2.26 ( P minore di 0.0001 ).
Otto studi, con 1.704 pazienti ( n=401 con microsanguinamenti cerebrali ) hanno fornito dati su pazienti trattati solo con trombolisi per via endovenosa; OR per la presenza di microsanguinamenti cerebrali e lo sviluppo di emorragia intracranica sintomatica è stato pari a 2.87 ( P minore di 0.0001 ).
In conclusione, la meta-analisi dei dati pubblicati disponibili ha dimostrato un aumento del rischio di emorragia intracranica sintomatica dopo trombolisi per ictus ischemico acuto in pazienti con microsanguinamenti cerebrali.
Tuttavia, non si possono escludere completamente bias o sintomi equivoci, quindi i risultati devono essere considerati generatori di ipotesi.
Rilevare il microsanguinamento cerebrale non dovrebbe impedire il trattamento trombolitico in base alle evidenze attuali.
Sono necessarie ulteriori analisi tenendo conto del numero di microsanguinamenti cerebrali e della posizione, così come delle misure di risultato funzionale. ( Xagena2015 )
Charidimou A et al, Neurology 2015; 85: 927-934
Neuro2015
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