Ibrutinib e Rituximab più Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone nel linfoma diffuso a grandi cellule B, tipo non-GCB
Ibrutinib ( Imbruvica ) ha mostrato attività nel linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) con tipo non-GCB ( non-germinal-center B cell ).
Uno studio in doppio cieco di fase III ha valutato Ibrutinib e Rituximab ( MabThera ) più Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ( R-CHOP ) in DLBCL non-GCB non-trattato.
I pazienti sono stati randomizzati a Ibrutinib ( 560 mg al giorno per via orale ) più R-CHOP oppure a placebo più R-CHOP.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) nella popolazione intent-to-treat ( ITT ) e il sottogruppo DLBCL a cellule B attivate ( ABC ).
Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), la sopravvivenza globale ( OS ) e la sicurezza.
In totale 838 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Ibrutinib più R-CHOP ( n=419 ) o a placebo più R-CHOP ( n=419 ).
L'età media era di 62.0 anni; il 75.9% dei pazienti valutabili aveva una malattia del sottotipo ABC e le caratteristiche di base erano bilanciate.
Ibrutinib più R-CHOP non ha migliorato la sopravvivenza libera da eventi nella popolazione ITT ( hazard ratio, HR=0.934 ) o ABC ( HR=0.949 ).
Una analisi preliminare ha mostrato una significativa interazione tra trattamento ed età. Nei pazienti di età inferiore ai 60 anni, Ibrutinib più R-CHOP ha migliorato la sopravvivenza EFS ( HR=0.579 ), la sopravvivenza PFS ( HR=0.556 ) e la sopravvivenza OS ( HR=0.330 ) e ha leggermente aumentato gli eventi avversi gravi ( 35.7% vs 28.6% ), ma la proporzione di pazienti trattati con almeno sei cicli di R-CHOP è stata simile tra i bracci di trattamento ( 92.9% vs 93.0% ).
Nei pazienti di età pari o superiore a 60 anni, Ibrutinib più R-CHOP ha peggiorato le sopravvivenze EFS, PFS e OS, ha aumentato gli eventi avversi gravi ( 63.4% vs 38.2% ) e diminuito la percentuale di pazienti che hanno ricevuto almeno sei cicli di R-CHOP ( 73.7% vs 88.8% ).
Lo studio non ha raggiunto il suo endpoint primario nella popolazione ITT o ABC. Tuttavia, nei pazienti di età inferiore a 60 anni, Ibrutinib più R-CHOP ha migliorato le soravvivenze EFS, PFS e OS con sicurezza gestibile.
Nei pazienti di età pari o superiore a 60 anni, Ibrutinib più R-CHOP è risultato associato a un aumento della tossicità, con conseguente compromissione della somministrazione di R-CHOP ed esiti peggiori.
Sono necessari ulteriori studi. ( Xagena2019 )
Younes A et al, J Clin Oncol 2019; 37: 1285-1295
Emo2019 Onco2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Tasso di progressione più elevato nei pazienti HIV-negativi rispetto ai pazienti HIV-positivi dopo Rituximab per malattia di Castleman multicentrica HHV8+
Rituximab ( MabThera ) ha rivoluzionato il trattamento della malattia di Castleman multicentrica ( MCD ) associata all’herpesvirus di Kaposi...
Esiti del trattamento e ruolo del trapianto e del mantenimento con Rituximab nei pazienti con linfoma mantellare precedentemente non-trattato
I trattamenti di prima linea ( 1L ) comunemente usati per il linfoma mantellare includono l'induzione a base di Citarabina...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...
Bortezomib con Desametasone, Rituximab e Ciclofosfamide come trattamento di prima linea per la macroglobulinemia di Waldenström
Rituximab ( MabThera ) / chemioterapia rappresenta una pietra miliare nel trattamento per la macroglobulinemia di Waldenström ( WM )....
Esiti a lungo termine dopo trattamento con Rituximab per i pazienti con sclerosi sistemica: follow-up dello studio DESIRES e livelli di immunoglobuline sieriche
Rituximab ( MabThera ) sta emergendo come una promettente opzione terapeutica per la sclerosi sistemica ( SSc ), ma i...
L'aggiunta di Venetoclax a Lenalidomide e Rituximab è sicura ed efficace nei pazienti con linfoma mantellare non-trattato
Il linfoma mantellare ( MCL ) è un tumore maligno ematologico raro e incurabile con una presentazione e un decorso...
Studio ALLELE: Tabelecleucel nei destinatari di trapianto di organi solidi o di cellule emopoietiche allogeniche con malattia linfoproliferativa post-trapianto indotta da virus EBV dopo fallimento di Rituximab o di Rituximab più chemioterapia
Tabelecleucel è un'immunoterapia a cellule T specifica per il virus di Epstein-Barr ( EBV ) allogenico, studiata nei pazienti con...
Follow-up a lungo termine di Rituximab più Bendamustina e Citarabina nei pazienti anziani con linfoma mantellare di nuova diagnosi
E' stata valutata la combinazione di Rituximab, Bendamustina e Citarabina a basso dosaggio ( R-BAC ) in uno studio di...