Rituximab, Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisolone combinati con Metotrexato ad alte dosi più chemioterapia intratecale per linfoma intravascolare a grandi cellule B di nuova diagnosi: studio PRIMEUR-IVL
Il linfoma intravascolare a grandi cellule B ( IVLBCL ) è una malattia rara per la quale non esiste un trattamento standard disponibile.
Sono state accertate la sicurezza e l'attività di R-CHOP ( Rituximab, Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisolone ) con Metotrexato ad alte dosi e chemioterapia intratecale come terapia orientata al sistema nervoso centrale per pazienti con linfoma intravascolare a grandi cellule B non-trattati in precedenza.
PRIMEUR-IVL è uno studio multicentrico, a braccio singolo, di fase 2 condotto in 22 ospedali in Giappone.
I pazienti eleggibili avevano linfoma intravascolare a grandi cellule B istologicamente confermato non-trattato, un'età compresa tra 20 e 79 anni, un ECPG performance status di 0-3 e non avevano un apparente coinvolgimento del sistema nervoso centrale alla diagnosi.
I pazienti hanno ricevuto tre cicli di R-CHOP ( Rituximab 375 mg/m2 per via endovenosa il giorno 1, tranne il ciclo 1, il giorno 8; Ciclofosfamide 750 mg/m2, Doxorubicina 50 mg/m2 e Vincristina 1.4 mg/m2, massimo 2.0 mg, per via endovenosa il giorno 1 del ciclo 1 e il giorno 2 dei cicli 2 e 3; e Prednisolone 100 mg/die per via orale nei giorni 1–5 del ciclo 1 e nei giorni 2-6 dei cicli 2 e 3 ) seguiti da 2 cicli di Rituximab con Metotrexato ad alte dosi ( 3.5 g/m2 per via endovenosa il giorno 2 dei cicli 4 e 5 ) ogni 2 settimane e 3 cicli aggiuntivi di R-CHOP.
La chemioterapia intratecale ( Metotrexato 15 mg, Citarabina 40 mg e Prednisolone 10 mg ) è stata somministrata 4 volte durante la fase R-CHOP.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione a 2 anni. Sono state condotte analisi di efficacia in tutti i pazienti arruolati; analisi di sicurezza sono state condotte in tutti i pazienti arruolati e trattati.
Tra il 2011 e il 2016 sono stati arruolati 38 pazienti, di cui 37 ammissibili; un paziente è stato escluso a causa di una storia di linfoma testicolare.
Il follow-up mediano è stato di 3.9 anni.
La sopravvivenza libera da progressione a 2 anni è stata del 76%.
Gli eventi avversi di grado 3-4 più frequenti sono stati neutropenia e leucocitopenia, segnalati in tutti i 38 ( 100% ) pazienti.
Eventi avversi gravi sono stati ipopotassiemia, neutropenia febbrile con ipotensione, ipertensione ed emorragia intracerebrale ( riportate in un paziente ciascuna, 3% ).
Nessun decesso correlato al trattamento si è verificato durante il trattamento per protocollo.
R-CHOP combinato con Rituximab e Metotrexato ad alte dosi più chemioterapia intratecale è un trattamento sicuro e attivo per i pazienti con linfoma intravascolare a grandi cellule B senza apparente coinvolgimento del sistema nervoso centrale alla diagnosi, e merita future indagini. ( Xagena2020 )
Shimada K et al, Lancet Oncology 2020; 21: 593-602
Emo2020 Onco2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
Tasso di progressione più elevato nei pazienti HIV-negativi rispetto ai pazienti HIV-positivi dopo Rituximab per malattia di Castleman multicentrica HHV8+
Rituximab ( MabThera ) ha rivoluzionato il trattamento della malattia di Castleman multicentrica ( MCD ) associata all’herpesvirus di Kaposi...
Esiti del trattamento e ruolo del trapianto e del mantenimento con Rituximab nei pazienti con linfoma mantellare precedentemente non-trattato
I trattamenti di prima linea ( 1L ) comunemente usati per il linfoma mantellare includono l'induzione a base di Citarabina...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...
Bortezomib con Desametasone, Rituximab e Ciclofosfamide come trattamento di prima linea per la macroglobulinemia di Waldenström
Rituximab ( MabThera ) / chemioterapia rappresenta una pietra miliare nel trattamento per la macroglobulinemia di Waldenström ( WM )....
Esiti a lungo termine dopo trattamento con Rituximab per i pazienti con sclerosi sistemica: follow-up dello studio DESIRES e livelli di immunoglobuline sieriche
Rituximab ( MabThera ) sta emergendo come una promettente opzione terapeutica per la sclerosi sistemica ( SSc ), ma i...
L'aggiunta di Venetoclax a Lenalidomide e Rituximab è sicura ed efficace nei pazienti con linfoma mantellare non-trattato
Il linfoma mantellare ( MCL ) è un tumore maligno ematologico raro e incurabile con una presentazione e un decorso...
Studio ALLELE: Tabelecleucel nei destinatari di trapianto di organi solidi o di cellule emopoietiche allogeniche con malattia linfoproliferativa post-trapianto indotta da virus EBV dopo fallimento di Rituximab o di Rituximab più chemioterapia
Tabelecleucel è un'immunoterapia a cellule T specifica per il virus di Epstein-Barr ( EBV ) allogenico, studiata nei pazienti con...
Follow-up a lungo termine di Rituximab più Bendamustina e Citarabina nei pazienti anziani con linfoma mantellare di nuova diagnosi
E' stata valutata la combinazione di Rituximab, Bendamustina e Citarabina a basso dosaggio ( R-BAC ) in uno studio di...