Effetto di Alfacalcidolo orale sugli esiti clinici nei pazienti senza iperparatiroidismo secondario in trattamento con emodialisi di mantenimento: studio J-DAVID
I pazienti con malattia renale cronica hanno una ridotta attivazione della vitamina D e un elevato rischio cardiovascolare.
Studi osservazionali in pazienti trattati con emodialisi hanno dimostrato che l'uso di steroli attivi della vitamina D era associato a un minore rischio di mortalità per tutte le cause, indipendentemente dai livelli di ormone paratiroideo.
Si è determinato se gli attivatori del recettore della vitamina D riducano gli eventi cardiovascolari e la mortalità nei pazienti senza iperparatiroidismo secondario sottoposti a emodialisi.
È stato condotto uno studio multicentrico randomizzato, in aperto e in cieco con 1.289 pazienti in 207 Centri di dialisi in Giappone.
Lo studio ha incluso 976 pazienti sottoposti a emodialisi di mantenimento con livelli di ormone paratiroideo intatto nel siero inferiori o uguali a 180 pg/ml.
Il primo e l'ultimo partecipante sono stati arruolati rispettivamente nel 2008 e nel 2011.
La data finale del follow-up era nel 2015.
È stato somministrato il trattamento con 0.5 microg di Alfacalcidolo orale ogni giorno ( gruppo di intervento: n=495 ) versus trattamento senza attivatori del recettore della vitamina D ( gruppo di controllo: n=481 ).
L'esito primario era una misura composita di eventi cardiovascolari fatali e non-fatali, inclusi infarti miocardici, ospedalizzazioni per insufficienza cardiaca congestizia, ictus, dissezione / rottura aortica, amputazione dell'arto inferiore a causa di ischemia e morte improvvisa cardiaca; rivascolarizzazione coronarica; e rivascolarizzazione dell'arteria delle gambe durante 48 mesi di follow-up.
L'esito secondario era la morte per qualsiasi causa.
Tra 976 pazienti che sono stati randomizzati da 108 Centri di dialisi, 964 pazienti sono stati inclusi nell'analisi intention-to-treat ( età media, 65 anni, 386 donne, 40.0% ) e 944 ( 97.9% ) hanno completato lo studio.
Durante il follow-up ( mediana, 4.0 anni ), l'esito primario composito di eventi cardiovascolari si è verificato in 103 pazienti su 488 ( 21.1% ) nel gruppo di intervento e in 85 su 476 pazienti ( 17.9% ) nel gruppo di controllo ( differenza assoluta, 3.25%; hazard ratio, HR=1.25, P=0.13 ).
Non c'è stata alcuna differenza significativa nell’esito secondario di mortalità per qualsiasi causa tra i gruppi ( 18.2% vs 16.8%, rispettivamente; HR=1.12; P=0.46 ).
Dei 488 partecipanti al gruppo di intervento, 199 ( 40.8% ) hanno manifestato gravi eventi avversi classificati come cardiovascolari; 64 ( 13.1% ) hanno avuto eventi avversi classificati come infezioni e 22 ( 4.5% ) hanno presentato eventi avversi gravi correlati a neoplasie.
Dei 476 partecipanti al gruppo di controllo, 191 ( 40.1% ) hanno avuto eventi avversi gravi correlati all'apparato cardiovascolare, 63 ( 13.2% ) hanno avuto eventi avversi gravi correlati a infezione e 21 ( 4.4% ) hanno manifestato eventi avversi correlati a neoplasie.
Tra i pazienti senza iperparatiroidismo secondario sottoposti a emodialisi di mantenimento, Alfacalcidolo orale rispetto alla terapia tradizionale non ha ridotto il rischio della misura composita di eventi cardiovascolari selezionati.
I risultati non supportano l'uso di attivatori del recettore della vitamina D per questo tipo di pazienti. ( Xagena2018 )
Cooper DJ et al, JAMA 2018; 320: 2211-2220
Nefro2018 Cardio2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Rischio di frattura tra gli anziani con iperparatiroidismo primario sottoposti a paratiroidectomia versus gestione non-chirurgica
L'iperparatiroidismo primario ( PHPT ) contribuisce allo sviluppo e alla progressione dell'osteoporosi negli anziani. L'efficacia della paratiroidectomia per ridurre il...
La paratiroidectomia influenza il punteggio della calcificazione dell'arteria coronaria nei pazienti in emodialisi asintomatica con iperparatiroidismo secondario
La riuscita paratiroidectomia ( PTX ) con livelli ormonali paratiroidei ( PTH ) postoperatori stabili è associata a stabilizzazione del...
Denosumab e Cinacalcet per iperparatiroidismo primario: studio DENOCINA
Le opzioni di trattamento medico per l'iperparatiroidismo primario sono limitate. È stata valutata l'efficacia di Denosumab ( Prolia ) da...
Mimpara a base di Cinacalcet nel trattamento dell'iperparatiroidismo secondario e nell'ipercalcemia conseguente a cancro delle ghiandole paratiroidi o da iperparatiroidismo primario
Mimpara, il cui principio attivo è Cinacalcet, è un medicinale usato per trattare: • l’iperparatiroidismo secondario ( ghiandole paratiroidi iperattive )...
Iperparatiroidismo secondario: Parsabiv per ridurre i livelli di ormone paratiroideo
Parsabiv è un medicinale usato per ridurre i livelli di ormone paratiroideo negli adulti che presentano livelli elevati di questo...
L’FDA ha approvato Natpara per il controllo dei livelli di calcemia nei pazienti con ipoparatiroidismo
L’Agenzia regolatoria statunitense, FDA ( Food and Drug Administration ), ha approvato Natpara ( Ormone paratiroideo ) per controllare...
Parsabiv per ridurre i livelli di ormone paratiroideo nell' iperparatiroidismo secondario
Parsabiv è un medicinale usato per ridurre i livelli di ormone paratiroideo negli adulti che presentano livelli elevati di questo...
Natpara per il trattamento dell’ipoparatiroidismo
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Natpara, il cui principio attivo è l’Ormone paratiroideo ricombinante, per il...
Pazienti con iperparatiroidismo secondario in dialisi: la terapia con Paracalcitolo riduce i marcatori del turnover osseo e iPTH e aumenta FGF-23 rispetto a Cinacalcet
Nello studio di fase 4 IMPACT-SHPT è stata confrontata l'efficacia e la sicurezza della terapia a base di Paracalcitolo...