Paclitaxel seguito da UFT o S-1 versus UFT o S-1 in monoterapia come chemioterapia adiuvante per il cancro gastrico T4a/b
La prognosi per il cancro gastrico localmente avanzato è infausta nonostante i progressi nella chemioterapia adiuvante.
Lo studio SAMIT ( Stomach cancer Adjuvant Multi-Institutional group Trial ) ha valutato la superiorità del trattamento sequenziale ( Paclitaxel [ Taxol ] poi Tegafur e Uracile [ UFT ], o Paclitaxel poi S-1 ) rispetto alla monoterapia ( UFT o S-1 ) e ha valutato anche la non-inferiorità di UFT rispetto a S-1.
Lo studio randomizzato di fase 3 è stato effettuato in 230 ospedali in Giappone.
Sono stati arruolati pazienti di età compresa tra 20 e 80 anni con tumore gastrico T4a o T4b, che avevano avuto dissezioni D2 e un punteggio di performance ECOG di 0-1.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a uno di 4 gruppi di trattamento con minimizzazione per dimensione del tumore, metastasi linfonodali e Centro di studio.
I pazienti hanno ricevuto solo UFT ( 267 mg/m2 al giorno ), solo S-1 ( 80 mg/m2 al giorno ) per 14 giorni, con un periodo di riposo di 7 giorni o tre cicli di Paclitaxel intermittente settimanale ( 80 mg/m2 ) seguito da UFT, o S-1.
Il trattamento è durato 48 settimane nei gruppi in monoterapia e 49 settimane nei gruppi di trattamento sequenziale.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia valutata per intention-to-treat.
E’ stato anche valutato se UFT fosse non-inferiore a S-1, con un margine di non-inferiorità di 1.33.
Tra il 2004 e il 2009 sono stati randomizzati 1.495 pazienti; 374 pazienti sono stati assegnati a ricevere UFT da solo, 374 a ricevere S-1 da solo, 374 a ricevere Paclitaxel e poi UFT, e 373 a ricevere Paclitaxel e poi S-1.
Sono stati inclusi nell'analisi primaria 1.433 pazienti dopo almeno 3 anni di follow-up ( 359, 364, 355 e 355 in ogni gruppo, rispettivamente ).
Il protocollo di trattamento è stato completato da 215 pazienti ( 60% ) nel gruppo UFT, 224 ( 62% ) nel gruppo S-1, 242 ( 68% ) nel gruppo Paclitaxel e poi UFT, e 250 ( 70% ) nel gruppo Paclitaxel e poi S-1.
La sopravvivenza libera da malattia a 3 anni per la monoterapia è stata del 54.0% e per il trattamento sequenziale è stata del 57.2% ( hazard ratio, HR=0.92, P=0.273 ).
La sopravvivenza libera da malattia a 3 anni per il gruppo UFT è stata 53.0% e quella per il gruppo S-1 è stata del 58.2% ( HR=0.81, P=0.0048; P non-inferiorità =0.151 ).
Il più comune evento avverso ematologico di grado 3-4 è stata la neutropenia ( 41 su 359 pazienti, 11%, nel gruppo UFT, 48 su 363, 13%, nel gruppo S-1, 46 su 355, 13%, nel gruppo Paclitaxel e poi UFT, e 83 su 356, 23%, nel gruppo Paclitaxel e poi S-1 ).
Il più comune evento avverso non-ematologico di grado 3-4 è stata l’anoressia ( 21, 6%; 24, 7%; 7, 2%; 18, 5%, rispettivamente ).
Il trattamento sequenziale non ha migliorato la sopravvivenza libera da malattia, e UFT non è risultato non-inferiore a S-1 ( e S-1 è stato superiore a UFT ), quindi la monoterapia con S-1 dovrebbe rimanere il trattamento standard per il cancro gastrico localmente avanzato in Giappone. ( Xagena2014 )
Tsuburaya A et al, Lancet 2014;15:886-893
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