Sesso maschile, bassi livelli T4 liberi, come fattori di rischio per la disfunzione epatica con terapia con Iodio radioattivo
Tra gli adulti sottoposti a terapia con Iodio radioattivo per il cancro differenziato della tiroide, il rischio di disfunzione epatica è elevato per gli uomini e tutti con tiroxina libera ( FT4 ) bassa o trigliceridi alti.
Il metodo classico di preparazione per la terapia con Iodio radioattivo è la sospensione dell'ormone tiroideo.
Tuttavia, l'applicazione della sospensione dell'ormone tiroideo di solito provoca alcuni effetti collaterali fisici o psicologici associati all'ipotiroidismo, come edema generale, costipazione e depressione.
L'ipotiroidismo può influenzare direttamente la funzionalità o la struttura del fegato. Pertanto, l'identificazione dei fattori che possono causare disfunzione epatica è piuttosto cruciale.
E' stato condotto uno studio retrospettivo su 996 adulti sottoposti a terapia con Iodio radioattivo a seguito di tiroidectomia completa o parziale presso il Tianjin Medical University General Hospital nel periodo 2012-2018 ( 68.5% donne; età media 45.07 anni ).
Durante la terapia con Iodio radioattivo sono stati registrati dati demografici, dettagli chirurgici, presenza di metastasi, triiodotironina libera ( FT3 ), T4 libera, ormone stimolante la tiroide ( TSH ), tireoglobulina, anticorpi antitireoglobulina, colesterolo totale e livelli dei trigliceridi.
I risultati dei test di funzionalità epatica sono stati utilizzati per identificare la disfunzione epatica.
Il follow-up è stato condotto mensilmente fino a 4 mesi dopo l'intervento chirurgico.
Della coorte di studio, il 31.6% presentava disfunzione epatica, e la maggior parte non ha mostrato sintomi clinici a parte i test di funzionalità epatica anormali.
L'anomalia della funzionalità epatica più comune era l'aumento dell'alanina aminotransferasi ( ALT ) o dell'aspartato aminotransferasi ( AST ), osservata nel 47.5% dei casi. Di quelli con disfunzione epatica, l'80% è stato definito lieve e il 20% moderato.
Nell'analisi univariata, uomini, tempo di sospensione dell'ormone tiroideo superiore a 21 giorni, T3 libero inferiore a 2.01 pmol/L, T4 libero inferiore a 4.78 pmol/L, TSH superiore a 78.195 µUI/mL, colesterolo totale superiore a 5.17 mmol/L e trigliceridi superiori a 1.71 mmol/L erano associati a una maggiore probabilità di disfunzione epatica.
Nell'analisi di regressione progressiva, il sesso maschile, T4 libero inferiore a 3.8 pmol/L e i trigliceridi pari o superiore a 1.28 mmol/L sono rimasti fattori di rischio indipendenti per predire la disfunzione epatica.
Il tasso di remissione dopo 1 mese di terapia con Iodio radioattivo è stato dell'86.34%. Di quelli con disfunzione epatica lieve, circa il 90% aveva test di funzionalità epatica normali a 1 mese.
Il tasso di remissione per quelli con disfunzione epatica moderata è stato pari al 71.43%.
Tra gli adulti con disfunzione epatica lieve, quelli che hanno ricevuto un trattamento epatoprotettivo non hanno avuto differenze nel tasso di remissione rispetto a quelli che non hanno ricevuto il trattamento. Dei 63 partecipanti con disfunzione epatica moderata che hanno ricevuto un trattamento epatoprotettivo, 35 hanno avuto remissione 1 mese dopo la terapia con Iodio radioattivo, 23 hanno avuto remissione a 2 mesi e 5 a 3 mesi.
Il tempo medio per il ritorno della funzionalità epatica ai livelli normali con disfunzione epatica moderata è stato di 1.8 mesi.
C'erano 189 partecipanti con trigliceridi elevati e disfunzione epatica prima di sottoporsi a terapia con Iodio radioattivo. Nell'analisi dei sottogruppi, 48 adulti hanno continuato ad avere livelli elevati di trigliceridi 1 mese dopo la terapia con Iodio radioattivo. Venticinque di questi 48 sono stati trattati con terapia ipolipemizzante. Il tasso di remissione di coloro che sono stati sottoposti a terapia ipolipemizzante è stato dell'84%, mentre coloro che non sono stati sottoposti a terapia ipolipemizzante hanno avuto un tasso di remissione del 65.21%.
In conclusione, la terapia ipolipemizzante è particolarmente importante per i pazienti con carcinoma tiroideo differenziato con disfunzione epatica prima della terapia con Iodio radioattivo.
Per i pazienti con carcinoma tiroideo differenziato con disfunzione epatica combinata con dislipidemia, viene raccomandata una terapia ipolipemizzante, che dovrebbe ridurre il tempo di remissione della disfunzione epatica. ( Xagena2022 )
Fonte: BMJ Open, 2022
Endo2022 Gastro2022 Med2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Variante STAT4 e risposta a Ruxolitinib nella morfea pansclerotica invalidante, una sindrome autoinfiammatoria sistemica
La morfea pansclerotica invalidante ( DPM ) è una rara malattia infiammatoria sistemica, caratterizzata da scarsa guarigione delle ferite, fibrosi,...
Variante STAT4 e risposta a Ruxolitinib in una sindrome autoinfiammatoria
La morfea pansclerotica disabilitante ( DPM ) è una rara malattia infiammatoria sistemica, caratterizzata da scarsa cicatrizzazione delle ferite, fibrosi,...
MET4 primo della sua classe in combinazione con inibitori del checkpoint immunitario nei pazienti con tumori solidi avanzati: studio MET4-IO
Il microbioma intestinale è stato associato alla risposta agli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) negli esseri umani e...
Levotiroxina in donne eutiroidee positive agli anticorpi anti-TPO con aborti ricorrenti: studio T4LIFE
Le donne positive agli anticorpi contro la perossidasi tiroidea ( TPO-Ab ) hanno un rischio maggiore di aborti ricorrenti. Le...
Testosterone per prevenire o far regredire il diabete di tipo 2 negli uomini arruolati nel Programma sullo stile di vita T4DM
Gli uomini in sovrappeso o obesi hanno spesso basse concentrazioni sieriche di testosterone, che sono associate a un aumentato rischio...
Zepatier approvato nell’Unione Europea per l’epatite C cronica, genotipi GT1 e GT4
La Commissione Europea ha approvato la combinazione di Elbasvir e Grazoprevir ( Zepatier ), con o senza Ribarivirina, per il...
Paclitaxel seguito da UFT o S-1 versus UFT o S-1 in monoterapia come chemioterapia adiuvante per il cancro gastrico T4a/b
La prognosi per il cancro gastrico localmente avanzato è infausta nonostante i progressi nella chemioterapia adiuvante. Lo studio SAMIT (...
Efficacia degli antagonisti 5-HT3 e degli agonisti 5-HT4 nella sindrome dell’intestino irritabile
La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo funzionale cronico.La 5-idrossitriptamina ( 5-HT ) è un modulatore chiave della funzione sensoriale...