Aritmie atriali: la maggior parte dei pazienti abbandona il trattamento con Dronedarone a causa di reazioni avverse e di inefficacia
Il Dronedarone ( Multaq ) è un nuovo farmaco antiaritmico di classe III con moderata efficacia nel prevenire le aritmie atriali. Tuttavia, solo pochi dati sono disponibili riguardo all'impiego nel mondo reale di Dronedarone con un limitato monitoraggio elettrocardiografico.
I ricercatori del Heart Centre di Leipzig ( Germania ) hanno riportato l'incidenza, i tempi, e le ragioni per l'interruzione del trattamento con Dronedarone, il mantenimento del ritmo sinusale, e le caratteristiche di recidiva di aritmia atriale in 120 pazienti consecutivi con fibrillazione atriale ( n=91 ) o flutter atriale non-istmo-dipendente ( n=29 ) trattati con Dronedarone ( 400 mg due volte al giorno ).
Il controllo del ritmo è stato valutato mediante elettrocardiogramma Holter della durata di 7 giorni dopo 4 settimane e dopo 6-9 mesi.
Dopo aver iniziato il trattamento, 19 pazienti ( 16% ) ha abbandonato l’assunzione di Dronedarone a causa di inefficacia ( n= 7 [ 6% ] ) o di eventi avversi ( n=12 [ 10% ] ).
A 4 settimane, 44 pazienti ( 37% ) hanno interrotto il trattamento con Dronedarone a causa di inefficacia ( n=27 [ 23% ] ) o di eventi avversi ( n=17 [ 14% ] ).
Dopo 6 a 9 mesi, 25 pazienti ( 21% ) hanno interrotto l’assunzione di Dronedarone a causa di inefficacia clinica ( n=16 [ 13% ] ) o di eventi avversi ( n=9 [ 8% ]).
Nel complesso, dopo 6-9 mesi il 27% dei pazienti ( n=32 ) stava ancora utilizzando il Dronedarone.
Il mantenimento del ritmo sinusale è stato raggiunto in 40 pazienti ( 33% ) dopo 4 settimane e in 24 pazienti ( 20% ) dopo 6-9 mesi.
La reversione delle aritmie da persistenti a parossistiche è stata osservata in 23 pazienti ( 29% ), mentre la progressione da aritmie parossistiche a persistenti si è verificata in 6 pazienti ( 15% ).
La conversione da fibrillazione atriale a flutter atriale non-istmo-dipendente è stata osservata in 10 pazienti ( 13% ).
Dallo studio è emerso che il Dronedarone è associato a frequenti eventi avversi e a moderata efficacia antiaritmica, che hanno indotto l'interruzione della assunzione nella maggior parte dei pazienti entro i primi 9 mesi di impiego.
E’ stata riscontrata una prevalente reversione da persistente a parossistica, ma anche da aritmie atriali parossistiche a persistenti e da fibrillazione atriale a flutter atriale non-istmo-dipendente. ( Xagena2013 )
Loebe S et al, Am J Cardiol 2013; 111:1311-1314
Cardio2013 Farma2013
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