Effetto di Ramipril sui tempi di percorrenza e sulla qualità di vita tra i pazienti con malattia arteriosa periferica e claudicatio intermittens


Circa un terzo dei pazienti con malattia arteriosa periferica vanno incontro a claudicazione intermittente, con conseguente perdita di qualità della vita.

È stata determinata l'efficacia di Ramipril ( Triatec ) per migliorare la capacità di deambulazione, le prestazioni deambulatorie percepite dal paziente e la qualità di vita nei pazienti con claudicatio in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, condotto su 212 pazienti con malattia arteriosa periferica ( età media, 65.5 anni ), nel periodo 2008-2011 presso 3 ospedali in Australia.

I pazienti sono stati randomizzati a ricevere 10 mg/die di Ramipril ( n=106 ) oppure placebo ( n=106 ) per 24 settimane.

Le principali misure di esito, tempo di percorrenza massimo e tempo di percorrenza indolore a piedi, sono state registrate nel corso di un test standard con tapis roulant.
Il Walking Impairment Questionnaire ( WIQ ) e Short-Form 36 Health Survey ( SF-36 ) sono stati utilizzati per valutare la capacità di camminare e la qualità di vita, rispettivamente.

A 6 mesi, rispetto al placebo, il Ramipril è stato associato a un aumento di 75 secondi del tempo medio di camminata senza dolore ( P minore di 0.001 ) e a un aumento di 255 secondi del tempo massimo trascorso camminando a piedi ( P minore di 0.001 ).

Rispetto al placebo, il Ramipril ha migliorato il punteggio di distanza media WIQ di 13.8, il punteggio di velocità di 13.3 e il punteggio di salita per le scale di 25.2 ( P minore di 0.001 per tutti ).

Il punteggio medio Physical Component Summary SF-36 complessivo è migliorato di 8.2 ( P=0.02 ) nel gruppo Ramipril rispetto al gruppo placebo.

Ramipril non ha influenzato il punteggio medio Mental Component Summary SF-36 complessivo.

In conclusione, tra i pazienti con claudicatio intermittens, 24 settimane di trattamento con Ramipril hanno determinato un forte incremento nel tempo di percorrenza a piedi senza dolore e massimo su tapis roulant rispetto al placebo.
Questo dato è stato associato a un significativo aumento del punteggio della componente fisica funzionale mediante SF-36.

Circa 27 milioni di persone in Europa e Nord America hanno arteriopatia periferica ( PAD ). La claudicatio intermittens si verifica in circa un terzo dei pazienti con arteriopatia periferica e tipicamente si presenta come dolore all'interno di gruppi muscolari delle gambe durante la deambulazione, alleviato dal riposo.

I pazienti con claudicatio intermittens hanno una significativa compromissione della funzione ambulatoriale, con conseguente disabilità funzionale e significativa limitazione nello stile di vita.

Il trattamento di questi pazienti è volto a ridurre il rischio cardiovascolare, aumentando le prestazioni funzionali, e a migliorare la qualità della vita relativa alla salute. Tuttavia, i trattamenti farmacologici in corso per migliorare la distanza percorsa a piedi hanno un'efficacia limitata e aumentano la distanza percorsa solo tra il 12% e il 60% ( gli unici due trattamenti farmacologici approvati dalla FDA [ Food and Drug Administration ] per l'uso negli Stati Uniti, Pentossifillina e Cilostazolo, aumentano la distanza percorsa del 15% e 25%, rispettivamente ).

In uno studio pilota è stato precedentemente riportato che l'inibitore dell’enzima di conversione dell'angiotensina ( Ace inibitore ) Ramipril è risultato associato in modo significativo a un aumento del tempo massimo di camminata e del tempo di camminata senza dolore su tapis roulant. Tuttavia, questo studio era piccolo, ed i risultati sono stati limitati a pazienti con malattia infrainguinale limitante senza diabete, che comprendono circa la metà di tutti i pazienti con claudicatio.

Altri studi precedenti con ACE inibitori nei pazienti con claudicatio hanno fornito risultati contrastanti, a causa della piccola dimensione del campione, breve durata dell'intervento e mancanza di un gruppo placebo.

Lo studio attuale è stato condotto per esaminare l'associazione tra la terapia con Ramipril per 24 settimane e la distanza a piedi e la qualità di vita relativa alla salute, rispetto al placebo, in una più grande popolazione generale con arteriopatia periferica, che ha incluso pazienti con diabete mellito e pazienti con malattia aortoiliaca e infrainguinale. ( Xagena2013 )

Ahimastos AA et al, JAMA 2013; 309: 5: 453-460

Cardio2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina ( Ace inibitori ) attenuano l'allargamento del ventricolo sinistro dopo infarto miocardico acuto (...


La vasculopatia da allotrapianto cardiaco rimane una delle principali cause di mortalità dopo trapianto di cuore. Gli inibitori dell'enzima di conversione...


Nello studio ONTARGET ( Ongoing Telmisartan Alone and in Combination With Ramipril Global End Point Trial ), la doppia terapia...


Benché la disfunzione erettile sia associata a fattori di rischio cardiovascolari e aterosclerosi, non è chiaro se la presenza di...


Uno studio, compiuto presso l’Ospedale Maggiore di Milano, ha verificato se l’inibizione dell’enzima di conversione dell’angiotensiona II fosse anche efficace...


Uno studio ha valutato l’effetto dell’Ace inibitore Ramipril ( Triatec ) e del tiazolinedione Rosiglitazone ( Avandia ) sullo spessore...


Nei pazienti che hanno malattia vascolare o diabete ad alto rischio, senza scompenso cardiaco, gli Ace inibitori riducono la mortalità...


E’ noto che i sartani, noti anche come bloccanti il recettore dell’angiotensina e gli Ace inibitori riducono la proteinuria.L’associazione di...


Uno studio clinico ha confrontato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità nel lungo periodo di Aliskiren ( Rasilez ), un...