Effetti di Satavaptan su ascite recidivante dopo paracentesi nei pazienti con cirrosi
I pazienti cirrotici con ascite ricorrente spesso richiedono paracentesi nonostante la terapia diuretica. Gli antagonisti del recettore della vasopressina, aumentando la clearance dell’acqua libera, possono ridurre la recidiva di ascite.
È stato svolto uno studio per indagare gli effetti dell’aggiunta di Satavaptan ( Aquilda ), un antagonista del recettore della vasopressina V2 ), a 100 mg di Spironolattone ( Aldactone ) sulla reiterazione dell’ascite dopo una paracentesi nei pazienti con cirrosi epatica, a prescindere dalla presenza di iponatremia.
Complessivamente,151 pazienti cirrotici con ascite ricorrente, con o senza iponatriemia, e funzionalità renale da normale a lievemente alterata, sono stati randomizzati in uno studio in doppio cieco, a ricevere Satavaptan a dosi di 5 mg ( n=39 ), 12.5 mg ( n=36 ), 25 mg ( n=40 ), o placebo ( n=36 ) per 12 settimane.
I loro punteggi di Child-Pugh sono stati, rispettivamente, di 9.2, 8.7, 8.8, e 9.0.
Il tempo medio alla prima paracentesi è stato di 23, 26 e 17 giorni con Satavaptan al dosaggio di 5 mg, 12.5 mg, e 25 mg, rispettivamente, contro 14 giorni con placebo ( non-significativo per tutti i dosaggi ).
La frequenza di paracentesi è diminuita significativamente ( p minore di 0.05 ) in tutti i gruppi con Satavaptan rispetto al placebo.
L’incremento medio di ascite è stato di 2.82 L/settimana per il placebo versus 2.12, 2.14 e 2.06 L/settimana per 5 mg, 12.5 mg, e 25 mg di Satavaptan, rispettivamente ( non-significativo per tutti i dosaggi ).
Numeri simili di pazienti hanno manifestato eventi avversi maggiori in tutti i gruppi. Aumento della creatinina sierica, cambiamenti ortostatici della pressione sistolica e sete sono stati più comuni con Satavaptan.
In conclusione, Satavaptan ha mostrato di avere il potenziale per ridurre la recidiva di ascite, dopo paracentesi, a dosi tra 5 e 25 mg nei pazienti cirrotici con ascite. ( Xagena2010 )
Wong F et al, J Hepatol 2010; 53: 283-290
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