Studio CheckMate 142: beneficio clinico con l'associazione Nivolumab e Ipilimumab nei tumori del colon-retto metastatico con deficit del sistema MMR e instabilità dei microsatelliti
La combinazione di Nivolumab ( Opdivo ) e di Ipilimumab ( Yervoy ) ha dimostrato un beneficio clinico e un profilo di sicurezza gestibile tra i pazienti con carcinoma del colon-retto metastatico con deficit del sistema di riparazione del DNA ( MMR; mismatch repair ) / instabilità dei microsatelliti.
Nello studio CheckMate 142 era emerso che Nivolumab in monoterapia era associato a un tasso di risposta globale ( ORR ) del 31% e a un tasso di controllo della malattia ( DCR ) del 69% tra i pazienti pretrattati con carcinoma del colon-retto metastatico con deficit di MMR / instabilità dei microsatelliti.
Una analisi ad interim dello studio CheckMate 142 aveva mostrato che la coorte di combinazione di Nivolumab più Ipilimumab aveva prodotto un ORR preliminare del 55%, e un profilo di sicurezza gestibile in un sottogruppo di 84 pazienti con più di 6 mesi di follow-up.
Ora è stata valutata l'efficacia e la sicurezza di Nivolumab e Ipilimumab nella coorte completa di combinazione ( n=119 ) di CheckMate 142.
I pazienti hanno ricevuto Nivolumab al dosaggio di 3 mg/kg più Ipilimumab al dosaggio di 1 mg/kg ogni 3 settimane per quattro dosi, seguiti da 3 mg/kg di Nivolumab in monoterapia ogni 2 settimane.
Il tasso di risposta obiettiva è stato utilizzato come endpoint primario. Gli endpoint secondari comprendevano durata della risposta ( DoR ), sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), sopravvivenza globale ( OS ), e sicurezza e tollerabilità.
Il follow-up mediano era di 13.4 mesi.
Il 76% dei pazienti era stato trattato, in precedenza, con più di due linee di terapia.
E' stato riportato un ORR del 55% ( IC 95%, 45.2-63.8 ), che non si è modificato per i pazienti con una mutazione BRAF, e un tasso di controllo della malattia dell'80% ( IC 95%, 71.5-86.6 ).
Il 3% dei pazienti ha ottenuto una risposta completa, il 51% ha raggiunto una risposta parziale e il 31% ha mostrato una malattia stabile.
Tra tutti i responder, la durata della risposta non è stata raggiunta per il fatto che il 94% delle risposte era in corso al momento del cutoff dei dati.
Il 77% dei pazienti ha mostrato una riduzione del carico tumorale rispetto al basale.
Il 76% dei pazienti ha raggiunto la sopravvivenza libera da progressione a 9 mesi, e l'87% ha raggiunto una sopravvivenza globale di 9 mesi.
Nel 32% dei pazienti si sono verificati eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o 4.
Inoltre, il 13% dei pazienti con eventi avversi di qualsiasi grado e il 10% di quelli con eventi avversi di grado 3 o di grado 4 ha interrotto il trattamento.
Non si sono verificati decessi correlati al trattamento. ( Xagena2018 )
Fonte: Gastrointestinal Cancers Symposium, 2018
Onco2018 Gastro2018 Farma2018
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