I sintomi più frequenti della menopausa
La menopausa è l’assenza permanente delle mestruazioni legata alla mancata produzione di ormoni da parte delle ovaie.
Viene dichiarata dopo 12 mesi consecutivi dall’ultima mestruazione non imputabili a nessun’altra evidente causa patologica o fisiologica.
I sintomi più frequenti sono:
Alterazioni del ciclo
Con l’approssimarsi della peri-menopausa si possono verificare alterazioni del ciclo in termini di frequenza e intensità delle mestruazioni.
Solo poche donne riferiscono la brusca interruzione delle mestruazioni. La maggior parte riferisce irregolarità del ciclo mestruale, dovuta alla produzione irregolare di ormoni a livello ovarico.
In genere, i cicli diventano più brevi, quindi le mestruazioni compaiono più spesso rispetto ai consueti 28 giorni.
Tuttavia le mestruazioni possono essere più brevi o più lunghe, più o meno intense del solito.
Con il passare del tempo, le mestruazioni scompaiono per determinati periodi, per poi riprendere regolarmente.
Per la maggior parte delle donne in stato peri-menopausale, le variazioni del ciclo sono naturali e non sempre richiedono un trattamento.
Non tutte le alterazioni del ciclo mestruale nelle donne sono però riconducibili all’approssimarsi della menopausa.
Vampate di calore
Si tratta di ondate di calore improvvise, transitorie e fortemente soggettive dovute a vasodilatazione cutanea del volto e del torace, seguite da intensa sudorazione e senso di freddo.
Le vampate di calore notturne possono interferire con il sonno, anche se non sono intense al punto da risvegliare la donna.
I disturbi del sonno possono causare stanchezza e affaticamento, che a loro volta possono essere motivo di irritabilità ( umore depresso, irascibilità, permalosità ).
E' necessario escludere altre eventuali cause per le vampate di calore, soprattutto se la menopausa non sembra essere la causa probabile o se sono presenti anche altri sintomi atipici della menopausa.
Nella maggior parte delle donne le vampate di calore durano da 3 a 5 anni.
Alcune donne non manifestano vampate di calore o solo per pochi mesi, mentre altre ne soffrono per anni.
Cambiamenti del tono dell’umore
Le donne che in menopausa vivono stati d’animo depressivi hanno spesso sofferto di variazioni d’umore di tipo depressivo anche in passato, ad esempio nel quadro della sindrome premestruale.
Se il cambiamento dello stile di vita e le proprie risorse non bastano a influire positivamente sui disturbi di natura psichica, può essere utile un trattamento farmacologico ( terapia ormonale sostitutiva; TOS ).
Disturbi del sistema urogenitale e della sfera sessuale
Secchezza vaginale legata alla riduzione dello spessore dei tessuti di rivestimento della vagina e a una ridotta funzionalità delle ghiandole vaginali che rendono meno elastici i tessuti e più difficoltosi e dolorosi i rapporti; incontinenza urinaria e urgenza della minzione per indebolimento dei muscoli pelvici; riduzione del desiderio.
Aumento di peso
Molte donne aumentano di peso dopo i quaranta o cinquant’anni. L’aumento di peso è associato all’invecchiamento, allo stile di vita e ai cambiamenti ormonali della menopausa, ovvero al calo di estrogeni, che comporta diminuzione della massa muscolare e riduce il metabolismo basale e il fabbisogno calorico.
La massa adiposa aumenta soprattutto a livello addominale e questo comporta, oltre a un problema di natura estetica, anche un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e di sindrome metabolica.
Alterazioni dello scheletro
Con osteoporosi dovuta a diminuzione di massa ossea indotta dal deficit estrogenico peculiare della menopausa. Il 40% delle donne dopo la menopausa subisce una frattura.
Disturbi del sonno
Colpiscono tra il 40% e il 60% delle donne. L’insonnia è un sintomo correlato al calo degli estrogeni che regolano il ritmo sonno-veglia.
Alterazioni della cute
L’invecchiamento della pelle è legato alla riduzione del collagene, dovuta alla carenza di estrogeni, e dell’elasticità, mentre aumentano le rughe, le alterazioni della pigmentazione e la secchezza.
Il fumo e i raggi solari aumentano tale effetto e dovrebbero pertanto essere evitati.
Fonte: MSD, 2016
Gyne2016
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