Palbociclib associato a Letrozolo nelle donne in postmenopausa con cancro alla mammella: i risultati finali confermano l'efficacia della combinazione


I risultati finali dello studio PALOMA-1 di fase II hanno confermato l’efficacia di Palbociclib più Letrozolo ( Femara ) nelle pazienti in postmenopausa con tumore alla mammella metastatico HER2-negativo, positivo per il recettore degli estrogeni ( ER+ ), localmente avanzato o di nuova diagnosi.
I risultati in dettaglio verranno presentati nel corso del American Association for Cancer Research ( AACR ) Annual Meeting 2014.

I risultati ad interim dello studio PALOMA-1 erano stati presentati al 2012 San Antonio Breast Cancer Symposium ( SABCS ).
La combinazione di Palbociclib e Letrozolo aveva prodotto un aumento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione mediana ( PFS ) di 26.1 mesi rispetto a 7.5 mesi per il solo Letrozolo.
Sulla base di questi risultati provvisori, l’Agenzia regolatoria statunitense, FDA ( Food and Drug Administration ), aveva concesso a Palbociclib la designazione di Breakthrough Therapy per il trattamento delle pazienti con cancro al seno.

Palbociclib è un inibitore selettivo orale delle chinasi ciclina-dipendenti ( CDK ) 4 e 6, che intervengono nella regolazione della progressione del ciclo cellulare.
L'inibizione di CDK 4/6 impedisce la sintesi del DNA arrestando la progressione dalla fase G1 alla fase S.

Nello studio di fase II, il Letrozolo era stato somministrato giornalmente al dosaggio di 2.5 mg con o senza Palbociclib al dosaggio di 125 mg al giorno per 3 settimane, seguite da 1 settimana di riposo, fino a progressione.
Le pazienti in post-menopausa con carcinoma mammario avanzato HER2-negativo, ER-positivo, sono state assegnate in modo casuale, in un rapporto 1:1, a Letrozolo più Palbociclib o a solo Letrozolo.

Dall’analisi era emerso che la sopravvivenza mediana libera da progressione era stata pari a 26.1 mesi con Letrozolo più Palbociclib rispetto a 7.5 mesi con il solo Letrozolo ( hazard ratio, HR=0.37; p inferiore a 0.001 ).

Il tasso di risposta era stato del 45% rispetto al 31% per la monoterapia.
Il tasso di beneficio clinico complessivo era stato del 70% contro il 44%, rispettivamente, per la combinazione e la monoterapia.

Gli eventi avversi correlati al trattamento, più comunemente riportati nel braccio di combinazione, sono stati: neutropenia, leucopenia, anemia e affaticamento.
Non è emersa evidenza di neutropenia febbrile con la combinazione. ( Xagena2014 )

Fonte: Pfizer, 2014

Gyne2014 Onco2014 Farma2014


Indietro

Altri articoli


L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha dichiarato che alla comparsa di segni e...


La FDA ( Food and Drug Administration ) ha avvertito che Veozah ( Fezolinetant ), un medicinale impiegato per trattare...


Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...


I sintomi vasomotori ( VMS ) colpiscono molte persone in postmenopausa e influiscono sul sonno e sulla qualità di vita. Una...


È stato dimostrato che alcuni fattori riproduttivi ( come l'età al menarca e la parità ) sono associati all'età alla...


A causa dei potenziali rischi della terapia estrogenica sistemica a lungo termine, molte donne in menopausa sono interessate a trattamenti...


Il successo della prevenzione terapeutica del tumore richiede la definizione della dose minima efficace. Gli inibitori dell'aromatasi riducono l'incidenza del...


Si consiglia alle donne con una variante patogena BRCA1/2 di sottoporsi a salpingo-ooforectomia in premenopausa per ridurre il rischio dopo...


Uno studio ha valutato il rischio di carcinoma endometriale e iperplasia endometriale atipica in donne in postmenopausa asintomatiche riguardo allo...