Tumore al seno HER2-positivo: approvato nell'Unione Europea Phesgo, una combinazione a dose fissa di Pertuzumab e Trastuzumab per via sottocutanea


La Commissione Europea ha approvato Phesgo, l’associazione a dose fissa di Pertuzumab e Trastuzumab con Ialuronidasi, somministrata per via sottocutanea per il trattamento del carcinomaal seno in fase precoce e metastatica HER2-positivo.

Phego rappresenta un’innovazione che riduce significativamente il tempo necessario per ricevere la terapia standard di cura a base di Pertuzumab e Trastuzumab, contribuendo a ridurre al minimo l’impatto delle terapie sulla vita quotidiana delle pazienti.

La soluzione terapeutica è disponibile come fiala monodose da iniettare per via sottocutanea e consente un trattamento più veloce di oltre il 90% rispetto alla somministrazione per via endovenosa della terapia standard con Pertuzumab e Trastuzumab.
La somministrazione per via iniezione sottocutanea richiede circa 8 minuti per la dose di carico iniziale e circa 5 minuti per ogni dose di mantenimento successiva. Questo dato va confrontato con i 150 minuti circa che occorrono per l’infusione di una dose di carico di Pertuzumab e Trastuzumab con le formulazioni standard per endovena, e con i 60-150 minuti circa per le successive infusioni di mantenimento dei due farmaci.

L’approvazione dell’associazione a dose fissa di Pertuzumab e Trastuzumab per iniezione sottocutanea nell'Unione Europea è basata sui risultati dello studio FeDeriCa, il quale ha dimostrato che il trattamento con la combinazione di Pertuzumab e Trastuzumab per iniezione sottocutanea raggiunge livelli ematici non-inferiori rispetto alla somministrazione endovenosa, con un’efficacia sovrapponibile.
Il profilo di sicurezza del trattamento in associazione alla chemioterapia è risultato analogo alla somministrazione per via endovenosa di Pertuzumab e Trastuzumab e chemioterapia.
Non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza e nessuna differenza significativa in termini di tossicità cardiaca.

FeDeriCa è uno studio di riferimento di fase III, internazionale, multicentrico, a due bracci, randomizzato, in aperto, per valutare la farmacocinetica, l’efficacia e la sicurezza dell’iniezione sottocutanea di Pertuzumab e Trastuzumab in associazione alla chemioterapia, rispetto alle infusioni endovenose standard dei due farmaci in associazione alla chemioterapia, in 500 pazienti con carcinoma alla mammella HER2-positivo precoce trattato in setting neoadiuvante ( prima dell’intervento chirurgico ) e adiuvante ( dopo l’intervento chirurgico ).

L’endpoint primario di FeDeriCa è la concentrazione ematica minima di Pertuzumab durante un dato intervallo di dosaggio ( Ctrough ), rispetto alla somministrazione per via endovenosa dello stesso farmaco. Gli endpoint secondari comprendono la sicurezza; la concentrazione ematica minima di Trastuzumab durante un dato intervallo di dosaggio, rispetto alla somministrazione per via endovenosa dello stesso farmaco ( Ctrough ); e la risposta patologica completa, il che significa assenza di tessuto tumorale rilevabile nel campione prelevato al momento dell’intervento chirurgico.

Lo studio FeDeriCa ha raggiunto l’endpoint primario di livelli non-inferiori di Pertuzumab nel sangue. Il rapporto di medie geometriche ( GMR; un tipo di media utilizzata nella valutazione farmacocinetica ) per l’endpoint primario è risultato pari a 1.22 ( IC 90% : da 1.14 a 1.31 ), con il limite inferiore dell’IC 90% del GMR=1.14 maggiore o uguale a 0.80 ( il margine di non-inferiorità prestabilito ).

È stato raggiunto anche l’endpoint secondario di livelli non-inferiori di Trastuzumab, con concentrazioni ematiche nei soggetti che hanno ricevuto il trattamento non-inferiori a quelle di Trastuzumab per via endovenosa ( GMR=1.33 [ IC 90%: da 1.24 a 1.43 ]; limite inferiore dell’IC 90% del GMR=1.24 maggiore o uguale a 0.80 ).

Per lo studio è stato scelto un endpoint di non-inferiorità allo scopo di garantire che i pazienti ricevessero un dosaggio sufficiente di Pertuzumab e Trastuzumab rispetto alle dosi stabilite per via endovenosa con gli stessi intervalli di trattamento.

Il trattamento abbina gli stessi anticorpi monoclonali di Pertuzumab e Trastuzumab con la tecnologia di somministrazione del farmaco Enhanze della Halozyme Therapeutics in una nuova formulazione per impiego sottocutaneo.
La tecnologia di somministrazione può consentire di ottimizzare la somministrazione di farmaci per via sottocutanea per sostanze terapeutiche da somministrare insieme in modo adeguato.
La tecnologia si basa su Ialuronidasi umana ricombinante PH20 ( rHuPH20 ), un enzima che degrada temporaneamente lo ialuronano, un glicosaminoglicano, per aiutare la dispersione e l’assorbimento di altre sostanze terapeutiche iniettate.

Pertuzumab di Phesgo è lo stesso anticorpo monoclonale somministrato di Perjeta per via endovenosa mentre Trastuzumab è lo stesso anticorpo monoclonale di Herceptin somministrato per via endovenosa .
I meccanismi d’azione dei due farmaci sono ritenuti complementari poiché entrambi si legano al recettore HER2, ma in posizioni diverse. Si ritiene che l’associazione consenta un blocco duplice e più completo delle vie di segnalazione di HER. ( Xagena2020 )

Fonte: Roche, 2020

Gyne2020 Onco2020 Farma2020


Indietro

Altri articoli

I dati di uno studio hanno dimostrato che i pazienti con carcinoma mammario metastatico trattati con Alpelisib ( Piqray ),...


L'impiego di Paclitaxel per via endovenosa ( IVpac ) è associato a neuropatia e richiede una premedicazione per prevenire reazioni...


Il completamento con successo della chemioterapia è fondamentale per migliorare gli esiti del carcinoma mammario. L’intensità della dose relativa ( RDI...



La patogenesi della dermatite acuta da radiazioni ( ARD ) non è completamente compresa. I batteri cutanei proinfiammatori possono contribuire...



La terapia protonica è in valutazione nel tumore al seno come strategia per ridurre l’esposizione alle radiazioni al cuore e...


L'inibitore della chinasi 4/6 ciclina-dipendente ( CDK4/6 ) con terapia endocrina ( ET ) migliora la sopravvivenza libera da progressione...


Il trattamento con un inibitore dell'aromatasi per 5 anni è il trattamento standard per il tumore mammario positivo al recettore...


Sono disponibili prove limitate di livello 1 sull'omissione della radioterapia dopo chirurgia conservativa del seno nelle donne anziane tumore mammario...