Aquipta a base di Atogepant nella prevenzione dell’emicrania nei pazienti adulti
Aquipta, il cui principio attivo è Atogepant, è un medicinale utilizzato nella prevenzione dell’emicrania negli adulti che ne sono affetti per almeno 4 giorni al mese.
Aquipta è disponibile sotto forma di compresse da assumere per bocca una volta al giorno.
L’esatto meccanismo d’azione di Aquipta non è del tutto noto. Il principio attivo di Aquipta, Atogepant, si lega ai recettori ( bersagli ) delle proteine denominati CGRP e amilina-1. Legandosi a questi recettori, il medicinale impedisce a CGRP e all’amilina-1 di legarsi ad essi. Ciò contribuisce a prevenire l’insorgenza dell’emicrania.
In due studi principali è stato dimostrato che Aquipta riduce il numero di giorni in cui i pazienti manifestano emicranie.
In uno studio condotto su 882 pazienti, che hanno riferito almeno 4 emicranie al mese, il trattamento con Aquipta per 12 settimane ha ridotto l’emicrania da circa 8 giorni al mese a circa 3-4 giorni al mese, rispetto a circa 5 giorni per i pazienti trattati con placebo.
In un altro studio condotto su 760 pazienti che hanno manifestato almeno 15 giorni di cefalea al mese, di cui 8 giorni di emicrania, il trattamento con Aquipta per 12 settimane ha ridotto l’emicrania da circa 19 giorni al mese a circa 12 giorni al mese, rispetto ai 14 giorni per i pazienti trattati con placebo.
Gli effetti indesiderati più comuni di Aquipta ( che possono riguardare fino a 1 persona su 10 ) comprendono nausea, stipsi, stanchezza, sonnolenza, appetito ridotto e riduzione del peso.
Aquipta è in grado di ridurre il numero di giorni in cui i pazienti manifestano emicrania. La maggior parte degli effetti indesiderati è di natura lieve o moderata.
In seguito alle preoccupazioni relative a un possibile legame con l’insorgenza di danno epatico, un’analisi approfondita della sicurezza ha fornito rassicurazioni sul profilo di sicurezza epatica del medicinale.
Pertanto, l’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Aquipta sono superiori ai rischi. ( Xagena2023 )
Fonte: EMA, 2023
Neuro2023 Farma2023
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