Associazione tra stato della Vitamina-D e fattori di rischio cardiometabolico nei bambini e negli adolescenti: lo studio CASPIAN-V


La sindrome metabolica ( MetS ) inizia dalla prima infanzia ed è uno degli importanti fattori alla base delle malattie non-trasmissibili ( NCD ) nell'età adulta.
Esistono evidenze controverse sul ruolo della carenza di Vitamina-D nell'aumentare il rischio di sindrome metabolica pediatrica.

Uno studio ha valutato la relazione tra il livello di Vitamina-D con la sindrome metabolica e i suoi componenti nei bambini e negli adolescenti.

Lo studio trasversale a livello nazionale è stato condotto nell'ambito di un Programma di sorveglianza in Iran.
I partecipanti erano 2596 studenti, di età compresa tra 7 e 18 anni, residenti in 30 province.
Oltre alla compilazione dei questionari, è stato condotto un esame fisico e sono stati raccolti campioni di sangue.
La concentrazione sierica di 25-idrossi vitamina D [ 25(OH)D ] è stata misurata utilizzando il metodo di chemiluminescenza del test immunologico competitivo diretto.

Sono stati reclutati 2596 studenti con un'età media di 12.2 anni ( 55.1% ragazzi ).
La prevalenza della carenza e dell'insufficienza di Vitamina-D nei partecipanti era rispettivamente del 10.6% ( n = 276 ) e del 60.5% ( n = 1570 ).

La prevalenza di sindrome metabolica era maggiore nel gruppo carente di Vitamina-D. Gli studenti con livelli di Vitamina-D carenti avevano maggiori probabilità di sindrome metabolica ( odds ratio, OR=4.25, IC 95%: 2.26–7.98 ), obesità addominale ( OR=2,24, IC 95%: 1.61–3.12 ), bassi livelli di colesterolo HDL ( OR=1.65, IC 95%: 1.18–2.30 ) ed elevati livelli di glicemia a digiuno ( OR=2.56, IC 95%: 1.43–4.57 ) rispetto a quelli con un livello sufficiente di Vitamina-D.

In conclusione, la carenza di Vitamina-D è stata associata a un aumento delle probabilità di sindrome metabolica e dei suoi componenti nella popolazione pediatrica iraniana.
Questi risultati sottolineano l'importanza della prevenzione e del controllo della carenza di Vitamina-D nei Programmi di prevenzione contro le malattie non-trasmissibili. ( Xagena2021 )

Qorbani M et al, BMC Nutr 2021; 7:71

Endo2022 Cardio2022 Pedia2022



Indietro

Altri articoli

La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...


La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...



L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...