Chemioterapia dopo fallimento degli inibitori di PD-1 nel linfoma di Hodgkin recidivante / refrattario: risultati e dinamica dell'evoluzione clonale


Gli inibitori del checkpoint sono impiegati di routine nel linfoma di Hodgkin classico recidivante / refrattario. Tuttavia, le risposte persistenti a lungo termine sono rare e un terzo dei pazienti è refrattario.

Diversi report hanno suggerito che il trattamento con gli inibitori del checkpoint può sensibilizzare nuovamente i pazienti alla chemioterapia, tuttavia non c'è consenso sul regime chemioterapico ottimale e sulla successiva strategia di consolidamento.

Uno studio retrospettivo ha analizzato la risposta al rechallenge con la chemioterapia dopo il fallimento del trattamento con inibitori del checkpoint.
Inoltre, è stato caratterizzato il profilo di evoluzione clonale di un piccolo campione di pazienti ( n=5 ) utilizzando l'approccio CALDER.
Tra i 28 pazienti inclusi nello studio, 17 ( 71% ) erano refrattari primari e 26 ( 92% ) erano refrattari all'ultima chemioterapia prima degli inibitori del checkpoint.

Dopo il rechallenge con la chemioterapia, la risposta è stata registrata in 23 ( 82% ) pazienti in remissione completa e in 3 ( 11% ) pazienti in remissione parziale.
L'evoluzione del tumore dei pazienti dedotta da CALDER apparentemente si è verificata prima del primo ciclo di terapia ed era caratterizzata da modelli evolutivi lineari o ramificati.

25 pazienti hanno proceduto al trapianto allogenico di cellule staminali.

A un follow-up mediano di 21 mesi, la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale mediana non sono state raggiunte.

In conclusione, i pazienti in cui gli inibitori del checkpoint hanno fallito possono essere efficacemente trattati con la chemioterapia di salvataggio e sottoposti ad allo-trapianto / auto-trapianto ( allo-SCT/auto-SCT ). ( Xagena2022 )

Calabretta E et al, Br J Haematol 2022; 198: 82-92

Emo2022 Onco2022 Farma2022


Indietro

Altri articoli

La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...


La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...



L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...