Deucravacitinib, un inibitore TYK2, è risultato più efficace di Apremilast nella psoriasi a placche


Deucravacitinib è risultato associato a una migliore efficacia e sicurezza rispetto a placebo e Apremilast in una coorte di fase 3 di adulti con psoriasi a placche da moderata a grave.

L'analisi ha incluso 332 pazienti trattati con Deucravacitinib, un inibitore selettivo della tirosin-chinasi 2 ( TYK2 ) orale, alla dose di 6 mg una volta al giorno; 166 pazienti assegnati al placebo; e 168 pazienti sono stati assegnati ad Apremilast alla dose di 30 mg due volte al giorno.
Lo studio in doppio cieco ha avuto una durata di follow-up di 52 settimane.

Gli endpoint coprimari erano una riduzione del 75% o superiore dell'indice PASI rispetto al basale e un punteggio PGA statico di 0 o 1 ( sPGA 0/1 ) di Deucravacitinib rispetto al placebo alla settimana 16.

I risultati alla settimana 16 hanno mostrato tassi di risposta PASI 75 del 58.4% per Deucravacitinib contro il 12.7% per il placebo e il 35.1% per Apremilast ( P inferiore a 0.0001 ).

Una tendenza simile è stata osservata per sPGA 0/1, con il 53.6% dei pazienti nel gruppo Deucravacitinib che ha raggiunto questo endpoint, rispetto al 7.2% nel gruppo placebo e al 32.1% nel gruppo Apremilast ( P inferiore a 0.0001 ).

L'efficacia è persistita tra le settimane 16 e 52 di terapia.

Per quanto riguarda la sicurezza, gli eventi avversi sono stati segnalati nel 2.1% dei pazienti nel braccio del farmaco in studio, nel 5.5% di quelli nel braccio placebo e nel 2.4% nel braccio Apremilast.

E' stata riscontrata una bassa incidenza in tutti i gruppi di eventi cutanei, herpes zoster, infezioni gravi, tumori maligni ed esiti cardiovascolari.

Deucravacitinib ha dimostrato di essere superiore ad Apremilast su più endpoint correlati alla psoriasi e alla qualità di vita correlata alla cute.

La ridotta diversità razziale della popolazione dei pazienti è una limitazione dei risultati, assieme alla durata dello studio di 1 anno.

Deucravacitinib è superiore ad Apremilast, e l'efficacia è simile a quella dei farmaci biologici di prima generazione.
Inoltre, Deucravacitinib ha un profilo di sicurezza favorevole. ( Xagena2022 )

Fonte: Journal of American Academy of Dermatology ( JAAD ), 2022

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