Infezione da Candida auris


La Candida auris è un fungo isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone dall’orecchio ( in latino auris ) di una donna; tuttavia il primo isolato ad oggi noto risale al 1996 identificato retrospettivamente in una raccolta di campioni coreani.
I primi focolai europei risalgono al 2015 in Francia mentre in Italia il primo caso di infezione invasiva è stato identificato nel 2019 seguito da un focolaio nelle Regioni settentrionali nel biennio 2020-2021.

La Candida auris è stata isolata da una serie di siti corporei, tra cui la pelle ( molto comune ), il tratto urogenitale ( comune ) e il tratto respiratorio ( occasionale ), e provoca più raramente infezioni invasive, come candidemia, pericardite, infezioni del tratto urinario e polmonite.

Candida auris è un emergente tipo di Candida che rappresenta una seria minaccia per la salute globale per diversi motivi: a) è spesso resistente a più farmaci antimicotici tra quelli comunemente utilizzati per trattare le infezioni da Candida ( multifarmaco-resistenza ); b) è di difficile identificazione nei laboratori che non dispongono di tecnologie specifiche, con conseguente gestione inappropriata; c) le persone possono avere infezioni da Candida auris senza saperlo e questa colonizzazione può durare a lungo; d) può provocare focolai epidemici negli ambienti assistenziali sanitari, anche se non si esclude la possibile diffusione in comunità; e) è molto infettiva e in genere le infezioni sono di bassa entità, tuttavia nei soggetti con immunocompromissione può causare infezioni gravi; f) presenta una alta letalità nelle forme invasive; g) ha la possibilità di creare biofilm che la rende poco suscettibile ai disinfettanti e quindi particolarmente resistente sulle superfici.

Modalità di trasmissione e fattori di rischio

La Candida auris può trasmettersi attraverso il contatto con superfici e/o dispositivi medici contaminato o il contatto tra persone colonizzate o infette.

Sono più a rischio di contrarre un’infezione da Candida auris i pazienti che: hanno problemi di salute preesistenti; sono ospedalizzati o si trovano in case di cura; necessitano di dispositivi medici invasivi ( per esempio cateteri vescicali, cateteri venosi centrali, tubi per tracheotomia, ecc ); hanno un sistema immunitario indebolito.

Inoltre i pazienti colonizzati con Candida auris sottoposti a procedure chirurgiche possono avere un maggior rischio di infezioni del sito chirurgico, per questo è raccomandata una preparazione della cute con un agente disinfettante a base alcolica a meno che non sia controindicato.

Segni e sintomi

I segni e sintomi dell’infezione da Candida auris variano in base al sito corporeo interessato, tuttavia i sintomi potrebbero non essere evidenti in quanto i pazienti che contraggono l’infezione sono spesso già ospedalizzati e affetti da altre patologie che possono ostacolarne la diagnosi.

I quadri clinici più frequentemente riscontrati nelle infezioni da Candida auris sono: infezioni del torrente ematico; infezioni intra-addominali; infezioni di ferite; otiti.

Inoltre, la Candida auris è stata isolata da liquido biliare, tratto respiratorio e urina, ma non è ancora chiaro se possa provocare infezioni, a polmoni e vescica.

Diagnosi

Come altre infezioni da Candida, quelle da Candida auris vengono diagnosticate mediante coltura del sangue o di altri fluidi corporei.

Tuttavia nei test di laboratorio la Candida auris può essere confusa con altre specie di Candida ( in particolare Candida haemulonii ), per cui sono necessari particolari test di laboratorio per la corretta identificazione. Gli strumenti diagnostici basati sulla tecnologia MALDI-TOF ( Matrix Assisted Desorption Ionization - Time Of Flight ) sono in grado di distinguere Candida auris dalle altre Candida spp., ma non tutti i database di riferimento degli spettrometri MALDI-TOF includono questa specie.

Nel momento in cui viene riscontrato un profilo di resistenza particolare di Candida spp. si può sospettare la specie auris, ma per la conferma è necessario rivolgersi a un laboratorio di riferimento.

Tutti i ceppi di Candida auris da isolamento clinico devono essere sottoposti ai test di suscettibilità agli antifungini per escludere la terapia con farmaci a cui è resistente.

Terapia

La maggior parte delle infezioni da Candida auris sono trattabili con una classe di antimicotici, le echinocandine.

Alcune infezioni risultano particolarmente difficili da trattare a causa della multi-resistenza a diversi agenti antifungini, inclusi Fluconazolo ( e altri azoli ), Amfotericina B e echinocandine.
Questo comporta una terapia con più farmaci e a dosi più elevate.

Anche dopo il trattamento per le infezioni invasive, i pazienti rimangono generalmente colonizzati per lunghi periodi, pertanto, tutte le misure di controllo delle infezioni devono essere seguite durante e dopo il trattamento dell'infezione da Candida auris. In particolare, i pazienti che vengono colonizzati con Candida auris sono a rischio di sviluppare infezioni invasive in qualunque momento.

I Centers for Disease Control and Prevention ( CDC ) americani non raccomandano il trattamento di Candida auris isolata da siti non-invasivi ( ad esempio: vie respiratorie, urina e cute ) quando non vi è evidenza di infezione. ( Xagena2023 )

Fonte: Istituto Superiore di Sanità, 2023

Inf2023



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