L-Arginina nell'encefalopatia mitocondriale, acidosi lattica ed episodi simili a ictus


La gestione dell'ictus nel contesto della malattia mitocondriale primaria è clinicamente impegnativa e le migliori opzioni di trattamento per i pazienti con episodi simili a ictus rimangono incerte.
È stata eseguita una revisione sistematica della sicurezza e dell'efficacia dell'uso di L-Arginina nella gestione acuta e profilattica di episodi simili a ictus in pazienti con malattia mitocondriale.

Gli studi che riportavano l'uso di L-Arginina nella gestione acuta o profilattica di episodi simil a ictus nei pazienti con malattia mitocondriale geneticamente confermata erano eleggibili per l'inclusione.
I dati sulla sicurezza e sulla risposta al trattamento sono stati estratti e riassunti da più osservatori.
Il rischio di bias è stato valutato dalla qualità metodologica dei case report, delle serie di casi e da una checklist del rischio di bias per gli studi non-randomizzati.
La qualità dell'evidenza è stata sintetizzata con l'Oxford Center for Evidence-Based Medicine Levels of Evidence and Grade of Recommendations.

Le principali misure di esito predeterminate erano la risposta clinica al trattamento con L-Arginina, eventi avversi, ritiri e decessi ( durante il trattamento e/o durante il follow-up ).

In tutto 37 articoli hanno soddisfatto i criteri di inclusione ( 0 studi randomizzati e controllati; 3 in aperto; 1 coorte retrospettiva; 33 case report / serie di casi ) ( n=91 pazienti; 86% mutazione DNA mitocondriale m.3243A>G ).

Nei case report, il 54% dei pazienti ha riportato una risposta clinica positiva alla L-Arginina acuta, di cui il 40% è stato trattato in concomitanza con farmaci antiepilettici.

Il miglioramento della cefalea a 24 ore è stato il più grande beneficio riportato in risposta alla L-arginina endovena negli studi in aperto ( 31 su 39, 79% ).

In 15 dei 48 pazienti ( 31% ) che hanno risposto positivamente alla profilassi con L-Arginina, sono stati utilizzati farmaci antiepilettici ( 7 su 15 ) o non-segnalati ( 8 su 15 ).
Eventi avversi moderati sono stati segnalati nel follow-up sia per il trattamento per via endovenosa che per via orale con L-Arginina e 11 pazienti ( 12% ) sono deceduti durante il follow-up o durante il trattamento profilattico.

L'evidenza disponibile era di scarsa qualità metodologica e classificata come Livello 5.

La L-Arginina per via endovenosa e orale non conferisce benefici clinici dimostrabili né nel trattamento acuto né profilattico dell'encefalopatia mitocondriale, dell'acidosi lattica e degli episodi simili a ictus, con la necessità di studi controllati più robusti per valutarne il profilo di efficacia e sicurezza. ( Xagena2022 )

Stefanetti RJ et al, Neurology 2022; 98: 2318-2328

Neuro2022 MalRar2022 Med2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli

La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...


La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...



L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...