Nivolumab neoadiuvante più chemioterapia nel tumore al polmone resecabile
La chemioterapia neoadiuvante o adiuvante conferisce un modesto beneficio rispetto alla sola chirurgia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule resecabile ( NSCLC ).
Negli studi in fase iniziale, i regimi neoadiuvanti a base di Nivolumab ( Opdivo ) hanno mostrato un'attività clinica promettente; tuttavia, per confermare questi risultati sono necessari i dati di studi di fase 3.
In uno studio di fase 3 in aperto, i pazienti con tumore NSCLC resecabile di stadio IB a IIIA sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Nivolumab più chemioterapia a base di Platino o chemioterapia a base di Platino da sola, seguita da resezione.
Gli endpoint primari erano la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) e la risposta patologica completa ( pCR ) ( 0% nel tumore del polmone e nei linfonodi resecati ), entrambi valutati da una revisione indipendente in cieco.
La sopravvivenza globale ( OS ) era un endpoint secondario chiave.
La sicurezza è stata valutata in tutti i pazienti trattati.
La sopravvivenza mediana libera da eventi è stata di 31.6 mesi con Nivolumab più chemioterapia e 20.8 mesi con la sola chemioterapia ( hazard ratio per progressione della malattia, recidiva di malattia o morte, HR=0.63; P=0.005 ).
La percentuale di pazienti con una risposta patologica completa è stata rispettivamente del 24.0% e del 2.2% ( odds ratio, OR=13.94; P minore di 0.001 ).
I risultati per la sopravvivenza libera da eventi e la risposta patologica completa nella maggior parte dei sottogruppi hanno favorito Nivolumab più chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia.
Alla prima analisi intermedia predefinita, l'hazard ratio per la morte è stato pari a 0.57 e non ha soddisfatto il criterio di significatività.
Dei pazienti sottoposti a randomizzazione, l'83.2% di quelli nel gruppo Nivolumab più chemioterapia e il 75.4% di quelli nel gruppo chemioterapia da sola è stato sottoposto a intervento chirurgico.
Eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o 4 si sono verificati nel 33.5% dei pazienti nel gruppo Nivolumab più chemioterapia e nel 36.9% di quelli nel gruppo chemioterapia da sola.
Nei pazienti con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule, resecabile, Nivolumab nel setting neoadiuvante più chemioterapia ha determinato una sopravvivenza libera da eventi significativamente più lunga e una percentuale più alta di pazienti con una risposta patologica completa rispetto alla sola chemioterapia.
L'aggiunta di Nivolumab alla chemioterapia neoadiuvante non ha aumentato l'incidenza di eventi avversi né ostacolato la fattibilità dell'intervento chirurgico. ( Xagena2022 )
Forde PM et al, N Engl J Med 2022; 386: 1973-1985
Pneumo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Efficacia e sicurezza dell'inibizione di mTOR nella sarcoidosi cutanea
La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Sospensione del Micofenolato mofetile nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Attività e sicurezza di Eltrombopag in combinazione con Ciclosporina A come trattamento di prima linea degli adulti con anemia aplastica grave: studio SOAR
L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...