Nivolumab versus Sorafenib nel carcinoma epatocellulare avanzato: studio CheckMate 459
Nello studio CheckMate 040 di fase 1-2, Nivolumab ( Opdivo ) in monoterapia ha mostrato risposte durature, sicurezza gestibile e sopravvivenza promettente nei pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato.
È stata studiata la monoterapia con Nivolumab rispetto alla monoterapia con Sorafenib ( Nexavar ) nell'impostazione di prima linea per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato.
In uno studio randomizzato, in aperto, di fase 3 condotto in centri medici in 22 Paesi e territori in Asia, Australasia, Europa e Nord America, pazienti di almeno 18 anni con carcinoma epatocellulare avanzato, istologicamente confermato, non-eleggibili o la cui malattia era progredita dopo un intervento chirurgico o un trattamento locoregionale; senza precedente terapia sistemica per carcinoma epatocellulare, con Child-Pugh di classe A e punteggio ECOG performance status di 0 o 1 e indipendentemente dallo stato di epatite virale, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Nivolumab ( 240 mg per via endovenosa ogni 2 settimane ) oppure Sorafenib ( 400 mg per via orale due volte al giorno ) fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile.
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale valutata nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).
La sicurezza è stata valutata in tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose del farmaco in studio.
Tra il 2016 e il 2017, 743 pazienti sono stati assegnati in modo casuale al trattamento ( Nivolumab, n=371; Sorafenib, n=372 ).
All'analisi primaria, il follow-up mediano per la sopravvivenza globale è stato di 15.2 mesi nel gruppo Nivolumab e di 13.4 mesi nel gruppo Sorafenib.
La sopravvivenza globale mediana è stata di 16.4 mesi con Nivolumab e di 14.7 mesi con Sorafenib ( hazard ratio, HR=0.85; P=0.075; follow-up minimo 22.8 mesi ); il livello di significatività definito dal protocollo di P=0.0419 non è stato raggiunto.
Gli eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o peggiore più comuni sono stati l'eritrodisestesia palmo-plantare ( 1 su 367 pazienti, inferiore a 1% nel gruppo Nivolumab vs 52, 14%, dei pazienti nel gruppo Sorafenib ), aumento dell'aspartato aminotransferasi ( 22, 6%, vs 13, 4% ) e ipertensione ( 0 vs 26, 7% ).
Eventi avversi gravi correlati al trattamento sono stati segnalati in 43 pazienti ( 12% ) trattati con Nivolumab e in 39 pazienti ( 11% ) trattati con Sorafenib. 4 decessi nel gruppo Nivolumab e un decesso nel gruppo Sorafenib sono stati valutati come correlati al trattamento.
Il trattamento di prima linea con Nivolumab non ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale rispetto a Sorafenib, ma sono stati osservati attività clinica e un profilo di sicurezza favorevole nei pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato. Pertanto, Nivolumab potrebbe essere considerato una opzione terapeutica per i pazienti in cui gli inibitori della tirosin-chinasi e i farmaci antiangiogenici sono controindicati o presentano rischi sostanziali. ( Xagena2022 )
Yau T et al, Lancet Oncology 2022; 23: 77-90
Gastro2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Efficacia e sicurezza dell'inibizione di mTOR nella sarcoidosi cutanea
La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Sospensione del Micofenolato mofetile nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Attività e sicurezza di Eltrombopag in combinazione con Ciclosporina A come trattamento di prima linea degli adulti con anemia aplastica grave: studio SOAR
L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...