Predittori di risposta e sopravvivenza in una coorte di 319 pazienti con macroglobulinemia di Waldenström trattati con Ibrutinib in monoterapia


Gli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton ( BTK ) sono gli unici trattamenti approvati dalla FDA ( Food and Drug Administration ) per la macroglobulinemia di Waldenström ( WM ).
Restavano da chiarire i fattori prognostici di sopravvivenza e predittivi della risposta agli inibitori di BTK. Sono stati valutati 319 pazienti con macroglobulinemia di Waldenström per identificare i fattori predittivi e prognostici in monoterapia con Ibrutinib ( Imbruvica ).

Le risposte maggiori ( risposta parziale o migliore ) e profonde ( risposta parziale molto buona o migliore ) sono state ottenute nel 78% e nel 28% dei pazienti.
Le mutazioni di CXCR4 sono state associate a quote inferiori di risposta maggiore ( odds ratio, OR=0.2; P minore di 0.001 ) e risposta profonda ( OR=0.3; P=0.001 ).

Mutazioni di CXCR4 ( hazard ratio HR, 2.0; P=0.01 ) e conta piastrinica pari a 100 K/ul o meno ( HR=2.5; P=0.007 ) sono state associate a una peggiore sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
È stato proposto un sistema di punteggio utilizzando questi 2 fattori.

La sopravvivenza mediana libera da progressione per i pazienti con 0, 1 e 2 fattori di rischio è stata non-raggiunta, 5 anni e 3 anni ( P minore di 0.001 ).
I pazienti con 2 fattori di rischio avevano un hazard ratio di 2.2 ( P=0.004 ) rispetto a 1 fattore e i pazienti con 1 fattore avevano un hazard ratio di 2.3 ( P=0.03 ) rispetto a 0 fattori.

L'età maggiore o uguale a 65 anni è stata l'unico fattore associato alla sopravvivenza globale ( HR=3.2; P=0.005 ).

Le analisi di imputazione multiple non hanno alterato i risultati.

Lo studio ha confermato il valore predittivo e prognostico delle mutazioni CXCR4 nei pazienti con macroglobulinemia di Waldenström trattati con Ibrutinib in monoterapia. ( Xagena2022 )

Castillo JJ et al, Blood Adv 2022; 6: 1015-1024

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