Reazioni linfoidi associate a Dupilumab nei pazienti con dermatite atopica
Dall'aumento dell'uso di Dupilumab ( Dupixent ) per la dermatite atopica nella pratica quotidiana, sono stati segnalati diversi casi di sviluppo di linfomi cutanei a cellule T ( CTCL ) e infiltrati linfoidi.
Si è cercato di fornire informazioni sulle caratteristiche cliniche e istopatologiche dei pazienti con dermatite atopica con sospetto clinico di linfomi cutanei a cellule T durante il trattamento con Dupilumab.
Una serie di casi osservazionali retrospettivi ha incluso pazienti adulti a partire da 18 anni di età con dermatite atopica trattati con Dupilumab nel periodo 2017-2022 presso l'University Medical Center Utrecht nei Paesi Bassi.
Sono state valutate le caratteristiche rilevanti del paziente, della malattia e del trattamento. Sono state raccolte e rivalutate le biopsie cutanee prima, durante e dopo il trattamento.
Sono stati inclusi 14 pazienti ( 54.5% maschi ) con un'età mediana di 56 anni con sospetto di linfomi cutanei a cellule T con peggioramento dei sintomi durante il trattamento con Dupilumab.
Dei 14 pazienti, a 3 è stata diagnosticata retrospettivamente una micosi fungoide ( MF ) preesistente.
A 11 pazienti con dermatite atopica è stata infine diagnosticata una reazione linfoide ( LR ).
Questi pazienti hanno mostrato sintomi simili a micosi fungoide; tuttavia, i risultati istopatologici erano diversi e includevano una distribuzione sparsa di piccoli linfociti ipercromatici nella sezione epidermica superiore, un rapporto CD4:CD8 disregolato e una sovraespressione di CD30, senza perdita di CD2/CD3/CD5.
Il tempo mediano al peggioramento clinico è stato di 4.0 mesi. Le biopsie post-trattamento hanno mostrato la completa scomparsa della reazione linfoide in tutti i pazienti.
Questo studio ha rilevato che il trattamento con Dupilumab può causare un reazione linfoide reversibile e benigna, che imita un linfoma cutaneo a cellule T, sebbene abbia caratteristiche istopatologiche distintive. ( Xagena2023 )
Boesjes CM et al, JAMA Dermatol 2023; 159: 1240-1247
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