Rischi di trombosi venosa profonda, embolia polmonare ed emorragie dopo Covid-19


È stato quantificato il rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e sanguinamento dopo Covid-19 in una serie di casi autocontrollati e in uno studio di coorte abbinato dei Registri nazionali in Svezia.

Hanno partecipato allo studio 1.057.174 persone risultate positive al virus SARS-CoV-2 tra febbraio 2020 e maggio 2021 in Svezia, abbinate per età, sesso e contea di residenza a 4.076.342 partecipanti di controllo.

Nelle serie di casi autocontrollati, i rapporti del tasso di incidenza per i primi esiti dopo Covid-19 sono stati determinati utilizzando intervalli di tempo prestabiliti e il modello spline. I rapporti di rischio degli eventi per la prima volta e tutti gli eventi sono stati determinati durante i giorni 1-30 dopo Covid-19 o la data indice utilizzando lo studio di coorte abbinato e aggiustando per potenziali fattori confondenti ( comorbilità, tumore, chirurgia, trattamento anticoagulante a lungo termine, precedente tromboembolia venosa, o precedente evento emorragico ).

Rispetto al periodo di controllo, i rapporti dei tassi di incidenza sono risultati significativamente aumentati 70 giorni dopo Covid-19 per trombosi venosa profonda, 110 giorni per embolia polmonare e 60 giorni per sanguinamento.
In particolare, i rapporti di incidenza per una prima embolia polmonare sono stati 36.17 durante la prima settimana dopo Covid-19, e 46.40 durante la seconda settimana.

I rapporti dei tassi di incidenza durante i giorni 1-30 dopo Covid-19 sono stati 5.90 per la trombosi venosa profonda, 31.59 per l'embolia polmonare e 2.48 per il sanguinamento.
Allo stesso modo, i risk ratio durante i giorni 1-30 dopo Covid-19 sono stati 4.98 per la trombosi venosa profonda, 33.05 per l'embolia polmonare e 1.88 per il sanguinamento, dopo aver aggiustato per l’effetto di potenziali confondenti.

I rapporti di frequenza sono stati più alti nei pazienti con Covid-19 critico e più alti durante la prima ondata di pandemia in Svezia rispetto alla seconda e alla terza ondata.
Nello stesso periodo, il rischio assoluto tra i pazienti con Covid-19 è stato pari a 0.039% ( 401 eventi ) per trombosi venosa profonda, 0.17% ( 1.761 eventi ) per embolia polmonare e 0.101% ( 1.002 eventi ) per sanguinamento.

I risultati di questo studio hanno indicato che Covid-19 è un fattore di rischio per trombosi venosa profonda, embolia polmonare ed emorragie.
Questi risultati potrebbero avere un impatto sulle raccomandazioni riguardo alle strategie diagnostiche e profilattiche contro il tromboembolismo venoso dopo Covid-19. ( Xagena2022 )

Katsoularis I et al, BMJ 2022; 377: e069590

Inf2022 Emo2022 Cardio2022



Indietro

Altri articoli

La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...


La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...



L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...