Rischio di infezione, ricovero e morte fino a 9 mesi dopo una seconda dose di vaccino COVID-19


L'efficacia del vaccino contro COVID-19 oltre i 6 mesi rimane poco compresa. È stata studiata l'efficacia della vaccinazione COVID-19 contro il rischio di infezione, ospedalizzazione e morte durante i primi 9 mesi dopo la vaccinazione per la popolazione totale della Svezia.

Uno studio di coorte retrospettivo sulla popolazione totale è stato condotto utilizzando i dati dei registri nazionali svedesi.
La coorte comprendeva tutti gli individui vaccinati con due dosi di Vaxzevria ( ChAdOx1 nCoV-19; AstraZeneca ), Spikevax ( mRNA-1273; Moderna ) o Comirnaty ( BNT162b2; Pfizer / BioNTech ) e individui non-vaccinati abbinati, con dati su vaccinazioni e infezioni aggiornati fino al 4 ottobre 2021.

Sono stati valutati due esiti. La prima è stata l'infezione da virus SARS-CoV-2 di qualsiasi gravità dal 12 gennaio al 4 ottobre 2021. La seconda è stata la forma grave di COVID-19, definita come ricovero in ospedale per COVID-19 o mortalità a 30 giorni per qualsiasi causa dopo l'infezione confermata, dal 15 marzo al 28 settembre 2021.

Tra il 28 dicembre 2020 e il 4 ottobre 2021, 842.974 individui sono stati completamente vaccinati ( due dosi ) e sono stati abbinati a un numero uguale di individui non-vaccinati ( coorte totale di studio n=1.685.948 ).

Per l'esito dell'infezione da SARS-CoV-2 di qualsiasi gravità, l'efficacia del vaccino Comirnaty è diminuita progressivamente nel tempo, dal 92% ( P minore di 0.001 ) a 15-30 giorni, al 47% ( P minore di 0.001 ) a 121-180 giorni e al 23% ( P=0.07 ) dal giorno 211 in poi.

La diminuzione è stata leggermente più lenta per Spikevax, con un'efficacia del vaccino del 96% ( P minore di 0.001 ) a 15-30 giorni e del 59% ( P=0.012 ) dal giorno 181 in poi.

Il declino è stato anche leggermente più lento per la vaccinazione eterologa Vaxzevria / vaccino a mRNA, per il quale l'efficacia del vaccino è stata dell'89% ( P minore di 0.001 ) a 15-30 giorni e del 66% ( P minore di 0.001 ) dal giorno 121 in poi.

Per contro, l'efficacia del vaccino per la vaccinazione omologa Vaxzevria è stata del 68% ( P minore di 0.001 ) a 15-30 giorni, senza alcuna efficacia rilevabile dal giorno 121 in poi ( -19%; P=0.49 ). Per l'esito di COVID-19 grave, l'efficacia del vaccino è diminuita dall'89% ( P minore di 0.001 ) a 15-30 giorni al 64% ( P minore di 0.001 ) dal giorno 121 in poi. Nel complesso, ci sono state alcune evidenze per una minore efficacia del vaccino negli uomini rispetto alle donne e negli individui più anziani rispetto ai soggetti più giovani.

È stato riscontrato un progressivo calo dell'efficacia del vaccino contro l'infezione da virus SARS-CoV-2 di qualsiasi gravità in tutti i sottogruppi, ma il tasso di diminuzione è variato in base al tipo di vaccino.
Per quanto riguarda COVID-19 in forma grave, l'efficacia del vaccino è sembrata essere meglio mantenuta, anche se dopo 4 mesi è emersa una certa diminuzione.
I risultati rafforzano il razionale basato sull'evidenza per la somministrazione di una terza dose di vaccino come richiamo. ( Xagena2022 )

Nordström P et al, Lancet 2022; 399: 814-823

Inf2022 Med2022 Vac2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli

La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...


La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...



L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...