Risultati a lungo termine del trattamento di seconda linea con Zanubrutinib rispetto alla linea successiva nei pazienti con linfoma mantellare recidivante / refrattario: analisi di dati aggregati


In precedenza erano stati riportati i risultati di un'analisi combinata di due studi su Zanubrutinib ( Brukinsa ) nel linfoma mantellare ( MCL ) recidivante o refrattario ( R/R ) che mostravano risultati di sopravvivenza migliori quando Zanubrutinib è utilizzato in seconda linea rispetto a quella successiva.

E' stata presentata un'analisi aggregata aggiornata con un follow-up più lungo di 35,2 mesi.

L'analisi ha riguardato due studi, BGB-3111-AU-003 e BGB-3111-206, su Zanubrutinib nel linfoma mantellare recidivante o refrattario.

I pazienti sono stati divisi in due gruppi in base alla linea di trattamento di Zanubrutinib: il gruppo di seconda linea e quello di linea successiva.
La ponderazione di probabilità inversa in base al punteggio di propensione è stata utilizzata per bilanciare le covariate di base tra i gruppi.

L'endpoint primario era la sopravvivenza globale ( OS ). Gli endpoint secondari includevano: la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), i tassi di sopravvivenza PFS e di sopravvivenza OS, il tasso di risposta obiettiva ( ORR ), la durata della risposta ( DoR ) e la sicurezza.

Tra i 112 pazienti ( dati aggregati ), 41 ( 36,6% ) pazienti hanno ricevuto Zanubrutinib come terapia di seconda linea e 71 ( 63,4% ) pazienti come terapia di linea successiva.

Dopo la ponderazione, la sopravvivenza è risultata significativamente migliorata nel gruppo di seconda linea rispetto al gruppo di linea successiva ( hazard ratio, HR=0,459 [ IC al 95%: 0,215, 0,98 ]; p = 0,044 ) con sopravvivenza globale mediana non-stimabile in entrambi i gruppi.

La sopravvivenza libera da progressione è risultata simile tra i due gruppi ( HR=0,78 [ IC al 95%: 0,443, 1,373 ]; p = 0,389 ) ma con una sopravvivenza mediana senza progressione numericamente più lunga nel gruppo di seconda linea rispetto a quella di linea successiva ( 27,8 vs 22,1 mesi ).

Il tasso di risposta obiettiva è risultato numericamente più alto nella seconda linea rispetto alla linea successiva ( 88,6% vs 85,7% ), e la durata della risposta è stata simile tra i due gruppi ( 25,2 vs 25,1 mesi ).

Zanubrutinib ha mostrato un profilo di sicurezza simile in entrambi i gruppi.

In conclusione, Zanubrutinib nel trattamento di seconda linea è risultato associato a un miglioramento significativo della sopravvivenza globale rispetto al trattamento di linea successiva nel linfoma mantellare recidivato / refrattario. ( Xagena2023 )

Song Y et al, Cancer Med 2023; Online ahead of print

Emo2023 Onco2023 Farma2023



Indietro

Altri articoli

La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...


La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...



L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...