Sugemalimab versus placebo, in combinazione con chemioterapia a base di Platino, come trattamento di prima linea del tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico: studio GEMSTONE-302
L'inibitore di PD-1 più la chemioterapia ha dimostrato di essere un efficace trattamento di prima linea per i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) metastatico .
Tuttavia, non ci sono prove solide che dimostrino che un inibitore di PD-L1 combinato con la chemioterapia abbia giovato ai pazienti con tumore NSCLC squamoso e non-squamoso.
GEMSTONE-302 ha valutato l'efficacia e la sicurezza di un inibitore di PD-L1, Sugemalimab, più la chemioterapia per i pazienti con tumore NSCLC metastatico squamoso o non-squamoso.
Questo studio randomizzato, in doppio cieco, di fase 3 è stato condotto in 35 ospedali e centri di ricerca accademici in Cina.
I pazienti eleggibili avevano un'età compresa tra 18 e 75 anni, avevano un tumore NSCLC squamoso o non-squamoso in stadio IV confermato istologicamente o citologicamente senza mutazioni sensibilizzanti di EGFR, fusioni di ALK, ROS1 o RET, nessun precedente trattamento sistemico per la malattia metastatica e un performance status ECOG di 0 o 1.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Sugemalimab 1.200 mg, per via endovenosa, ogni 3 settimane più chemioterapia a base di Platino ( Carboplatino, area sotto la curva [ AUC ] 5 mg/ml al minuto, per via endovenosa, e Paclitaxel 175 mg/m2, per via endovenosa, per tumore NSCLC squamoso, o Carboplatino AUC 5 mg/ml al minuto, per via endovenosa, e Pemetrexed 500 mg/m2, per via endovenosa, per tumore NSCLC non-squamoso; gruppo Sugemalimab ) oppure placebo più gli stessi regimi chemioterapici a base di Platino per tumore NSCLC squamoso o non-squamoso come nel gruppo Sugemalimab ( gruppo placebo ) per un massimo di 4 cicli, seguiti da terapia di mantenimento con Sugemalimab o placebo per tumore NSCLC squamoso e Sugemalimab per via endovenosa 500 mg/m2 o corrispondente placebo più Pemetrexed per tumore NSCLC non-squamoso.
La randomizzazione è stata eseguita stratificando per performance status ECOG, espressione di PD-L1 e patologia tumorale.
Pazienti e ricercatori non conoscevano l'assegnazione del trattamento.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).
La sicurezza è stata analizzata in tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di trattamento.
I risultati riportati provengono da un'analisi intermedia prespecificata ( quando lo studio ha raggiunto l'endpoint primario ) e un'analisi aggiornata ( analisi finale predefinita per la sopravvivenza libera da progressione ) con un follow-up più lungo.
Tra il 2018 e il 2020, 846 pazienti sono stati valutati per l'idoneità; 367 non erano idonei e i restanti 479 pazienti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo Sugemalimab ( n=320 ) o al gruppo placebo ( n=159 ).
All'analisi ad interim preprogrammata ( cutoff dei dati nel 2020; follow-up mediano 8.6 mesi ), GEMSTONE-302 ha raggiunto il suo endpoint primario, con una sopravvivenza libera da progressione significativamente più lunga nel gruppo Sugemalimab rispetto al gruppo placebo ( mediana 7.8 mesi vs 4.9 mesi; hazard ratio stratificato, HR 0.50, P minore di 0.0001 ).
All'analisi finale nel 2021 con un follow-up mediano di 17.8 mesi, il miglioramento della sopravvivenza libera da progressione è stato mantenuto ( mediana 9.0 mesi vs 4.9 mesi; HR stratificato 0.48, P minore di 0.0001 ).
Gli eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o 4 più comuni sono stati: diminuzione della conta dei neutrofili ( 104 su 320, 33%, con Sugemalimab versus 52 su 159, 33%, con placebo ), una diminuzione della conta dei globuli bianchi ( 45, 14%, vs 27, 17% ), anemia ( 43, 13%, vs 18, 11% ), conta piastrinica diminuita ( 33, 10%, vs 15, 9% ) e neutropenia ( 12, 4%, vs 7, 4% ).
Eventuali eventi avversi gravi correlati al trattamento si sono verificati in 73 pazienti ( 23% ) nel gruppo Sugemalimab e in 31 pazienti ( 20% ) nel gruppo placebo.
Eventuali decessi correlati al trattamento sono stati segnalati in 10 pazienti ( 3% ) nel gruppo Sugemalimab ( polmonite con insufficienza respiratoria in un paziente; mielosoppressione con shock settico in un paziente; polmonite in due pazienti; insufficienza respiratoria, dolore addominale, insufficienza cardiaca e polmonite immuno-mediata in un paziente ciascuno; gli altri due decessi hanno avuto una causa non-specificata ) e in 2 pazienti ( 1% ) nel gruppo placebo ( polmonite e sindrome da disfunzione multiorgano ).
Sugemalimab più chemioterapia ha mostrato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione statisticamente significativo e clinicamente significativo rispetto al placebo più chemioterapia, in pazienti con tumore NSCLC metastatico squamoso e non-squamoso precedentemente non-trattato, indipendentemente dall'espressione di PD-L1, e potrebbe essere una nuova opzione di trattamento di prima linea per carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico sia squamoso che non-squamoso. ( Xagena2022 )
Zhou C et al, Lancet Oncology 2022; 23: 220-233
Pneumo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Efficacia e sicurezza dell'inibizione di mTOR nella sarcoidosi cutanea
La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Sospensione del Micofenolato mofetile nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Attività e sicurezza di Eltrombopag in combinazione con Ciclosporina A come trattamento di prima linea degli adulti con anemia aplastica grave: studio SOAR
L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...