Trastuzumab deruxtecan per tumore gastrico o della giunzione gastroesofagea avanzato HER2-positivo con progressione della malattia durante o dopo un regime contenente Trastuzumab: studio DESTINY-Gastric02


Circa il 15-20% dei tumori avanzati dello stomaco e della giunzione gastroesofagea sovraesprimono HER2.
Nello studio DESTINY-Gastric01, il coniugato farmaco-anticorpo mirato a HER2, Trastuzumab deruxtecan ( Enhertu ), ha migliorato la risposta e la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla chemioterapia nei pazienti provenienti dal Giappone e dalla Corea del Sud con carcinoma gastrico o carcinoma della giunzione gastro-esofagea localmente avanzato o metastatico HER2-positivo la cui malattia era progredita dopo due precedenti linee di terapia che avevano incluso Trastuzumab.

Sono state riportate le analisi primarie e aggiornate dello studio di fase 2 DESTINY-Gastric02 a braccio singolo, che mirava a esaminare Trastuzumab deruxtecan nei pazienti che vivono negli Stati Uniti e in Europa.

DESTINY-Gastric02 è uno studio di fase 2 a braccio singolo condotto su pazienti adulti provenienti da 24 Centri di studio negli Stati Uniti e in Europa ( Belgio, Spagna, Italia e Regno Unito ).

I pazienti eleggibili avevano un'età di almeno 18 anni e avevano un ECOG performance status pari a 0 o 1, tumore gastrico o tumore della giunzione gastro-esofagea non-resecabile o metastatico patologicamente documentato, malattia progressiva durante o dopo la terapia di prima linea con un regime contenente Trastuzumab, con almeno una lesione misurabile in base ai criteri RECIST di valutazione della risposta nei tumori solidi versione 1.1 e malattia HER2-positiva confermata a livello centrale su una biopsia postprogressione.

Ai pazienti sono stati somministrati 6.4 mg/kg di Trastuzumab deruxtecan per via endovenosa ogni 3 settimane fino a progressione della malattia, ritiro da parte del paziente, decisione del medico, o morte.

L'endpoint primario era il tasso di risposta obiettiva confermato da una revisione centrale indipendente.
L'endpoint primario e la sicurezza sono stati valutati nell'intero set di analisi ( partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose del farmaco in studio ).

E' stata riportata l'analisi primaria di questo studio, con un cutoff dei dati al 9 aprile 2021, e un'analisi aggiornata, con un cutoff dei dati all'8 novembre 2021.

Tra novembre 2019 e dicembre 2020, 89 pazienti sono stati sottoposti a screening e 79 sono stati arruolati e successivamente trattati con Trastuzumab deruxtecan ( età mediana 60.7 anni; 57 su 79 erano maschi, 72%, 22 erano femmine, 28%, 69 erano bianchi, 87%, 4 erano asiatici, 5%, 1 era nero o afroamericano, 1%, 1 era nativo hawaiano o isolano del Pacifico, 1%, 1 era di etnia sconosciuta e 3 erano di altre etnie, 4% ).

All'analisi primaria ( follow-up mediano 5.9 mesi ), la risposta obiettiva confermata è stata riportata in 30 su 79 pazienti ( 38% ), incluse 3 risposte complete ( 4% ) e 27 risposte parziali ( 34% ), valutate da una revisione centrale indipendente.

Al cutoff dei dati per l'analisi aggiornata ( follow-up mediano 10.2 mesi ), una risposta obiettiva confermata è stata riportata in 33 su 79 pazienti ( 42% ), incluse 4 risposte complete ( 5% ) e 29 risposte parziali ( 37% ), come valutato da revisione centrale indipendente.

Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o peggiore emersi durante il trattamento sono stati anemia ( 11, 14% ), nausea ( 6, 8% ), diminuzione della conta dei neutrofili ( 6, 8% ) e diminuzione della conta dei globuli bianchi ( 5, 6% ).

Eventi avversi gravi correlati al farmaco emergenti dal trattamento si sono verificati in 10 pazienti ( 13% ). I decessi ritenuti associati al trattamento in studio si sono verificati in due pazienti ( 3% ) ed erano dovuti a malattia polmonare interstiziale o polmonite.

Questi risultati clinicamente significativi supportano l’uso di Trastuzumab deruxtecan come terapia di seconda linea nei pazienti con tumore gastrico o della giunzione gastro-esofagea HER2-positivo in fase avanzata. ( Xagena2023 )

Van Cutsem E et al, Lancet Oncology 2023; 24: 744-756

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