Durata e tempistiche ottimali della chemioterapia adiuvante dopo chirurgia definitiva per adenocarcinoma duttale del pancreas


La chemioterapia adiuvante migliora i tassi di sopravvivenza dei pazienti dopo resezione per adenocarcinoma pancreatico, ma la durata ottimale e il momento di inizio della chemioterapia non sono noti.

Pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico trattati all’interno dello studio internazionale di fase III ESPAC-3 ( European Study Group for Pancreatic Cancer )( versione 2 ) sono stati inclusi se erano stati assegnati in maniera casuale a chemioterapia.

L’analisi di sopravvivenza generale è stata effettuata su una base per intention-to-treat, mantenendo i pazienti nei loro gruppi di randomizzazione, e aggiustando l’effetto generale del trattamento in base a variabili prognostiche note così come il momento di inizio della chemioterapia.

Sono stati identificati 985 pazienti, 486 ( 49% ) dei quali avevano ricevuto Gemcitabina e 499 ( 51% ) Fluorouracile; 675 pazienti ( 68% ) hanno completato tutti e 6 i cicli di chemioterapia ( ciclo completo ) e 293 pazienti ( 30% ) hanno completato da 1 a 5 cicli.

Coinvolgimento linfonodale, status dei margini di resezione, differenziazione del tumore e completamento della terapia sono risultati fattori di sopravvivenza indipendenti in base alla regressione a variabili multiple di Cox.

La sopravvivenza generale è risultata favorevole ai pazienti che avevano completato tutti i 6 cicli di trattamento versus quelli che non li avevano completati ( hazard ratio, HR=0.516; P inferiore a 0.001 ).

Il momento dell’inizio della chemioterapia non ha influenzato i tassi di sopravvivenza generale per l’intera popolazione dello studio ( HR=0.985 ).

Il momento di inizio della chemioterapia è risultato un fattore di sopravvivenza importante solo per il sottogruppo di pazienti che non avevano completato la terapia, a favore di un trattamento ritardato ( P inferiore a 0.001 ).

In conclusione, il completamento di tutti e 6 i cicli pianificati di chemioterapia adiuvante e non un inizio precoce del trattamento è risultato un fattore prognostico indipendente dopo la resezione per adenocarcinoma pancreatico.
Non sono emerse differenze nell’esito se la chemioterapia viene ritardata fino a 12 settimane, consentendo di sfruttare un periodo di tempo adeguato per la ripresa post-operatoria. ( Xagena2014 )

Valle JW et al, J Clin Oncol 2014; 32: 504-512

Onco2014 Gastro2014 Farma2014


Indietro

Altri articoli

Le evidenze dell’efficacia del blocco combinato di PD-1 e HER2 con la chemioterapia sulla sopravvivenza libera da progressione ( PFS...



Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...


Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza di Trastuzumab deruxtecan ( T-DXd; Enhertu ) nell'adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea...


Zolbetuximab, un anticorpo monoclonale mirato all'isoforma 2 della claudina-18 ( CLDN18.2 ), ha mostrato efficacia nei pazienti con adenocarcinoma gastrico...


L'aumento del rischio di tumore nei parenti di primo grado di probandi con adenocarcinoma duttale pancreatico ( probandi PDAC )...


L’approccio curativo ottimale per l’adenocarcinoma dell’esofago e della giunzione esofagogastrica non è noto. È stata confrontata la terapia trimodale (...


L’adenocarcinoma duttale pancreatico rimane una delle neoplasie più letali, con poche opzioni di trattamento. NAPOLI 3 ha confrontato l’efficacia e...


Il numero totale di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico ( PDAC ) che ricevono la chemioterapia neoadiuvante ( NAC )...