Duplice terapia antiaggregante dopo impianto di stent coronarico: breve ( 6 mesi ) versus lunga ( 24 mesi ) durata


La durata ottimale della doppia terapia antiaggregante e il rapporto rischio-beneficio per l’uso di lungo periodo della duplice terapia antiaggregante dopo impianto di stent coronarico rimangono poco definiti.

I ricercatori dello studio PRODIGY ( Prolonging Dual Antiplatelet Treatment After Grading Stent-Induced Intimal Hyperplasia Study ) Hanno valutato l'impatto di un massimo di 6 contro 24 mesi di doppia terapia antiaggregante in un'ampia popolazione di pazienti sottoposti a impianto di stent a rilascio di farmaco o di stent di metallo nudo.

Un totale di 2013 pazienti sono stati assegnati a ricevere uno stent di metallo nudo, uno stent a eluizione di Zotarolimus, uno stent a rilascio di Paclitaxel, o uno stent medicato con Everolimus.

A 30 giorni, i pazienti in ciascun gruppo di stent sono stati assegnati in modo casuale a ricevere fino a 6 o 24 mesi di terapia con Clopidogrel ( Plavix ) in aggiunta all'Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ).

L'end point primario era un composito di morte per qualsiasi causa, infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare.

Il rischio cumulativo di esito primario a 2 anni è stato pari al 10.1% con 24 mesi di doppia terapia antiaggregante, rispetto al 10.0% con 6 mesi di doppia terapia antiaggregante ( hazard ratio, HR=0.98; p=0.91 ).

I singoli rischi di morte, infarto miocardico, accidenti cerebrovascolari, o trombosi dello stent non-differivano tra i due gruppi di studio, tuttavia, è stato riscontrato un costante rischio maggiore di emorragia nel gruppo Clopidogrel a 24 mesi in base a tutte le definizioni prespecificate di sanguinamento, compresa la classificazione secondo il Bleeding Academic Research Consortium.

Dallo studio è emerso che un regime di terapia di 24 mesi con Clopidogrel nei pazienti che avevano ricevuto uno stent medicato o stent di metallo nudo non è risultato significativamente più efficace di un regime a base di Clopidogrel per 6 mesi nel ridurre il composito di morte per qualsiasi causa, infarto del miocardio, o un evento cerebrovascolare. ( Xagena2012 )

Valgimigli M et al, Circulation 2012;125:2015-2026

Cardio2012 Farma2012


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