Cambiamenti pigmentari nei pazienti trattati con agenti antitumorali mirati
La scoperta di reti di segnalazione che guidano processi oncogenici ha portato allo sviluppo di agenti antitumorali mirati.
È stata effettuata una revisione sistematica e una meta-analisi degli studi clinici pubblicati per determinare l'incidenza e il rischio di sviluppo di cambiamenti pigmentari indotti dalla terapia antitumorale mirata.
Sono stati identificati gli studi che hanno riportato cambiamenti pigmentari derivanti dalla terapia mirata e sono stati calcolati l'incidenza e il rischio relativo.
Sono stati inclusi in totale 8.052 pazienti da 36 studi clinici.
L'incidenza complessiva delle variazioni pigmentarie di pelle e capelli di ogni grado indotte dalla terapia oncologica mirata è stata, rispettivamente, del 17.7% e 21.5%.
Il rischio relativo di alterazioni pigmentarie di pelle e capelli di ogni grado è stato pari a 93.7 e a 20.1.
In 53 report di casi / serie di casi ( 75 pazienti ), gli inibitori di EGFR ( recettore del fattore di crescita epidermico ) e inibitori BCR-ABL ( breakpoint cluster region - abelson ) erano i più comuni agenti irritanti.
In conclusione, esiste un rischio significativo di sviluppo di cambiamenti della pigmentazione durante il trattamento con terapie antitumorali mirate.
Consulenza e gestione appropriate sono fondamentali per ridurre al minimo il danno psicosociale e il deterioramento della qualità di vita. ( Xagena2017 )
Dai J et al, J Am Acad Dermatol 2017; 77: 902-910
Dermo2017 Onco2017 Farma2017
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